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Pratica massaggio cardiaco di 40 minuti salva la vita ad una donna colta da arresto cardiaco in treno

Il fatto è accaduto a Cortina D’Ampezzo (Belluno) martedì 27 agosto verso le 17.30.

L’area è famosa (anche) per la pista ciclabile che da San Candido scende fino a Lienz (Austria), che vede regolarmente la presenza di centinaia di ciclisti che la percorrono scendendo fino a Lienz, e da lì prendono il treno della OBB che li porta su fino a Dobbiaco (Alto Adige).


Sul treno sono presenti oltre 500 persone e numerose bici


Durante il viaggio di rientro in Italia, quando il convoglio si trovava ancora in Austria, una donna, in tenuta da bici, ha avuto un arresto cardiaco e si è accasciata a terra priva di sensi.


I numerosi presenti hanno iniziato a prestare i primi soccorsi, chiedendo l’intervento di un medico.


Fortunatamente poco distante era presente Carlo Santucci, medico romano (chirurgo oculista) di 33 anni, in vacanza a Cortina con la famiglia.


Carlo ha iniziato a praticare il massaggio cardiaco, che ha proseguito per 40 interminabili minuti, con grande efficacia, poiché ha mantenuto la donna in vita fino al sopraggiungere dell’elicottero del soccorso austriaco.


Da segnalare che non era presente nessun defibrillatore a bordo del treno, fatto gravissimo visto l’elevato transito di passeggeri, né un kit di primo soccorso.


Due anni fa in Toscana, Carlo praticò la manovra di Heimlich a un bambino che stava soffocando in un ristorante salvandolo.


Una delle frasi che Carlo ha dichiarato in seguito all’internvento sul treno è stata:

“Tutti possono farlo, basta un corso in tecniche di primo soccorso”.


Noi lo ribadiamo con forza. Un corso BLSD richiede circa 6 ore di tempo, ed è in grado di fornire indicazioni su come agire tempestivamente in casi di arresto cardiaco, che in Italia ogni anno colpisce 164 persone, 1 ogni 1.000 abitanti.


Chiunque può salvare una vita con un minimo di consapevolezza e formazione.

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Defibrillatore e primo soccorso, salvavita nei condomini e abitazioni

Chi sostiene il 60, chi l’80 percento, poco cambia. La maggior parte degli Arresti Cardiaci si verifica a domicilio.
Si a casa nostra! Avete capito bene….

La nuova proposta di legge sui defibrillatori renderà obbligatorio la presenza del defibrillatore nei condomini e questo rappresenta un importante punto di svolta che sposta il focus dai centri sportivi, dove è stato imposto per prima e per legge la presenza del DAE a fronte di un’incidenza di arresti cardiaci irrisoria, ai luoghi più esposti, tra i quali: luoghi di lavoro e condomini.

L’episodio di Fano dimostra ancora una volta come le manovre di rianimazione ed il tempestivo impiego del defibrillatore possano fare la differenza tra una morte certa ed una possibilità di sopravvivenza.

L’uomo di 80 anni, nella notte tra il 27 ed il 28 luglio, è stato salvato grazie al massaggio cardiaco praticato dalla figlia, la quale ha sostenuto in tal modo le funzioni vitali nell’attesa che fosse disponibile un defibrillatore. Come sarebbero andate le cose se in luogo del fare ci fosse stato l’aspettare a mani conserte il 118?

Una risposta scontata che deve far riflettere e sensibilizzare tutti.

Non occorrono competenze particolari e soprattutto un background sanitario per salvare una vita.
Massaggio cardiaco e uso del DAE non hanno alcuna connotazione sanitaria!

E’ sufficiente buona volontà e un minimo di formazione che può essere conseguita in occasione dei tanti corsi proposti.

Inoltre, l’attuale legge ha introdotto anche il principio di impunibilità “c.d. Legge del Buon Samaritano” in favore di coloro che prestano assistenza per salvare una vita. In sostanza tale tutela era già garantita per il tramite dell’art. 54 del codice penale. Tuttavia, il nuovo principio offre maggiore chiarezza e dirime qualsiasi dubbio e timore riguardo il rischio di essere citati per danni o per l’utilizzo in assenza di abilitazione, preoccupazione che sovente in occasione dei corsi ha dato origine a numerosi dibattiti.

Non abbiamo più scuse per non farlo….

Il numero dei defibrillatori disponibili sul territorio è destinato a crescere ma per funzionare e risultare efficaci non possono prescindere dalle manovre di rianimazione e dalla presenza di un operatore.

Pertanto, devono aumentare anche le persone formate, soprattutto per ragioni di sensibilità e coscienza, non per obbligo.

Sei pronto a fare questo passo?
L’augurio è di non dover mai mettere in pratica tali competenze, ma se così non fosse, la situazione peggiore e comprenderlo nel momento del bisogno.

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Una corretta RCP prima e l’impiego del defibrillatore dopo salvano una 12enne da arresto cardiaco

In provincia di Udine un bagnino salva una bambina di 12 anni in piscina, portandola via dalla piscina e praticandole immediatamente l’RCP (Rianimazione CardioPolmonare), ovvero il massaggio cardiaco intervallato da insufflazioni bocca-bocca.


La bambina era in gita con la parrocchia ha avuto il malore nella piscina del Villaggio Bella Italia di Piani di Luzza (Udine) mercoledì 24 luglio scorso.


Matteo D’Incà, questo il nome del bagnino, è stato raggiunto poco dopo dal Dottor Stefano Vattolo , proseguendo assieme le manovre RCP fino all’arrivo di ambulanza ed elisoccorso e impiegando il defibrillatore.

All’arrivo dei mezzi di soccorso avanzato del 112 la bambina è stata intubata e trasportata presso l’ospedale a Udine.


Oggi la bambina è fuori pericolo, sebbene sia ancora ricoverata per aver subito un intervento allo scopo di scongiurare il ripetersi del malore.


Nei giorni scorsi si è svolta una cerimonia nella quale le autorità locali hanno espresso riconoscenza per l’azione efficace e tempestiva del bagnino Matteo D’Incà, che ha contribuito al salvataggio di una giovane vita.


L’avvio immediato di una RCP efficace è fondamentale per consentire a organi e tessuti di rimanere, seppure limitatamente, ossigenati. Questa manovra consente di prolungare le possibilità di salvataggio in attesa dell’arrivo dei soccorritori e dell’impiego del defibrillatore.


Le manovre RCP sono comprese all’interno dei corsi BLSD (Basic Life Support Defibrillation).


Al di la degli obblighi di legge di dotazione di defibrillatore, che implica anche la formazione RCP/BLSD, per società sportive e per le Pubbliche Amministrazioni, chiunque dovrebbe essere in grado di poter effettuare manovre RCP in caso di emergenza.


Il costo di un corso BLSD, che si svolge in una giornata (circa 6 ore) è di 80 Euro, compreso il materiale didattico e con una calendario ricco di corsi su tutto il territorio nazionale.

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Obbligo defibrillatore per scuole, pubbliche amministrazioni, stazioni e mezzi di trasporto

Il Disegno Di Legge salvavita sarà presto legge: l’obbligo di defibrillatore, attualmente in vigore solo per le società sportive, verrà esteso a per scuole, pubbliche amministrazioni, stazioni e mezzi di trasporto.


L’arresto cardiaco interessa 60.000 italiani all’anno, 168 decessi al giorno, 7 ogni ora, circa 1 ogni 8 minuti. Di questi, oltre 40.000 potrebbero essere salvati con il pronto impiego di un defibrillatore, già disponibile nelle immediate vicinanze.

L’arresto cardiaco si verifica prevalentemente in ambito extra-ospedaliero, circa l’80%.

Il tempo utile di salvataggio da un arresto cardiaco è di 10 minuti, tuttavia dal 5° minuto possono insorgere gravi conseguenze date dall’ipossia celebrale.

Il DDL prevede che i defibrillatori automatici e semiautomatici divengano obbligatori entro il 31 Dicembre 2025 presso scuole, università, aeroporti, stazioni ferroviarie e porti, ma anche a bordo di aerei, treni, navi, sui mezzi di trasporto pubblici.

Per quanto riguarda società e associazioni sportive professionistiche e dilettantistiche l’obbligo del defibrillatore è già attivo (Decreto Balduzzi).
Inoltre, è previsto un programma di sensibilizzazione e formazione per le scuole, rivolto a studenti, docenti, personale amministrativo, tecnico e ausiliario.


Nelle scuole medie e superiori saranno effettuati corsi sulle tecniche di rianimazione cardiopolmonare RCP (Corsi di Primo Soccorso) e corsi sull’impiego del defibrillatore (Corsi BLSD), tutto supportato da campagne nazionali di informazione e sensibilizzazione su arresto cardiaco (AC) .


Finalmente l’obbligo di questo prezioso strumento salvavita, che siamo sicuri verrà esteso in futuro anche a aziende, negozi ed altre aree.


HS Academy e la sua rete di istruttori BLSD è in grado di erogare corsi di formazione BLSD su tutto il territorio nazionale, da piccoli gruppi a mass training. Per informazioni sui nostri corsi e sul calendario corsi contattaci.

Fonti:

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Zoll richiama 1.969 defibrillatori AED Pro distribuiti globalmente potenzialmente difettosi

Il 12 Giugno 2019 Zoll ha richiamato ufficialmente 1.969 defibrillatori potenzialmente difettosi.
Motivo del richiamo del produttore: “Esiste la possibilità che il dispositivo non riesca a fornire energia al paziente.”

In altre parole, esiste il rischio che i defibrillatori non riescano ad erogare la scarica in caso di bisogno.

Distribuzione: mondiale e Stati Uniti a livello nazionale.

I prodotti sono stati distribuiti nei seguenti paesi stranieri: Austria, Australia, Bangladesh, Brasile, Canada, Cina, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Indonesia, Italia, Giappone, Lussemburgo, Nuova Zelanda, Panama, Russia, Arabia Saudita, Singapore, Spagna, Tailandia, Taiwan.

Di seguito riportiamo per intero il documento pubblicato sul sito del Ministero Della Salute, dove sono indicati i codici identificativi dei defibrillatori Zoll oggetti del richiamo distribuiti in Italia:

Richiamo Urgente Per prodotti modello ZOLL AED PRO Concernente alcuni dispositivi spediti fra Marzo 2018 e Giugno 2019

12 Giugno 2019

Gentile Cliente,

ZOLL Medical Corporation sta eseguendo un’azione volontaria di richiamo su un limitato numero di dispositivi AED PRO. Questa lettera descrive il problema e le azioni che devono essere intraprese per risolverlo.

Alcuni rapporti tecnici che abbiamo recentemente ricevuto riportano che AED PRO emette il messaggio “Unità Guasta” nel momento dell’erogazione di uno shock. La nostra indagine porta ad attribuire il problema ad un’area specifica di una scheda di circuiti interna che risulta suscettibile all’interruzione dell’isolamento. Se l’isolamento viene interrotto durante un tentativo di shock, il dispositivo emetterà il messaggio “Unità Guasta” ed impedirà l’erogazione dell’energia al paziente. La possibilità dell’insorgere di questo errore interessa alcune unità AED PRO spedite tra Marzo 2018 e Giugno 2019. Per evitare che questo problema si verifichi, è necessario eseguire un aggiornamento hardware. Chiediamo ai clienti in possesso di unità compromesse di completare il modulo di risposta allegato al fine di poter organizzare l’aggiornamento hardware.

UNITÀ INTERESSATE Tutti i dispositivi AED PRO spediti fra Marzo 2018 e Giugno 2019. Si prega di far riferimento a Pagina 2 del documento allegato, per la lista complete delle unità compromesse spedite nella vostra area.

AZIONI RICHIESTE I clienti in possesso di unità compromesse dovrebbero intraprendere immediatamente le seguenti azioni: (1) Avvisare tutti gli utilizzatori di AED PRO della presenza di questo problema. (2) Individuare i dispositivi compromessi. (3) Compilare il modulo allegato e restituirlo via mail, fax o posta.

Abbiamo informato l’FDA e gli Organi Normativi competenti in merito a questa azione correttiva e ci aspettiamo che la stessa sarà classificata come richiamo.

Ci scusiamo per qualsiasi inconveniente che tale situazione potrebbe causare e vi ringraziamo in anticipo per la collaborazione. La nostra priorità è evitare che questo problema si manifesti durante l’utilizzo clinico. I numeri del nostro supporto tecnico 24/7 +1 (800) 348-9011 o +1 (978) 421-9460 sono a disposizione per assistere gli utilizzatori in merito ad ogni aspetto correlato a questa comunicazione.

Distinti saluti,

Paul Dias VP Quality Assurance & Regulatory Affairs

Azione Correttiva Urgente Modulo Risposta Cliente per defibrillatori ZOLL AED Pro
Codice Prodotto GTIN 90010200499991010 00847946016128 90010400499991010 00847946016142 70010400499991010 00847946015138 90010202499991010 00847946016135 90010600499991010 00847946016166

Si prega cortesemente di controllare i numeri di serie elencati nella pagina seguente, relativi ai prodotti interessati da questa azione correttiva. Spuntate le caselle accanto ai numeri di serie dei dispositivi che confermate di aver localizzato ed isolato. Compilate infine questo modulo in ogni sua parte e restituite entrambe le pagine a idealmeida@zoll.com

Azione Correttiva Urgente Modulo Risposta Cliente per defibrillatori ZOLL AED Pro

Lista Numeri di Serie Spuntare la casella accanto a ciascun numero di serie a conferma dell’individuazione ed isolamento dei dispositivi. Compilate questo modulo in modo completo e restituite entrambe le pagine a idealmeida@zoll.com

90010200499991110 AED Pro ® Semiautomatico/Manuale (NO Reg. Audio) – ERC AA19A047978 90010200499991110 AED Pro ® Semiautomatico/Manuale (NO Reg. Audio) – ERC AA17J043671 90010202499991110 AED Pro ® Semiautomatico / Manuale CON Reg. Audio – ERC AA19A047913 90010200499991110 AED Pro ® Semiautomatico / Manuale CON Reg. Audio – ERC AA18L047759

FONTI:

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Salvato da infarto grazie a massaggio cardiaco e manovre RCP all’interno della Metro di Roma

Momenti di preoccupazione nella metropolitana di Roma Martedì 2 Luglio 2019, quando un uomo ha accusato un malore e si è accasciato a terra.
L’episodio si è verificato alle ore 8.00 circa, quando il 50enne che si trovava in prossimità dei tornelli alla stazione di Castro Pretorio, Linea B della metropolitana di Roma, è stato colto da un malore, presumibilmente un infarto.
Sul posto sono intervenuti i soccorritori del 112 che lo hanno rianimato a lungo, praticando la Rianimazione Cardio Polmonare RCP.
Tutto si è svolto sotto lo sguardo dei passanti.
L’allarme è stato lanciato personale ATAC in servizio che, dopo essersi accorto della gravità della situazione, ha chiesto l’intervento di un’ambulanza.
Il massaggio cardiaco ed in generale l’RCP, sono proseguiti per circa 50 minuti, fino alla ripresa del circolo, per poi essere trasportato in codice rosso al Policlinico Umberto I.
Nella stessa mattinata di martedì, intorno alle 8.30, ATAC ha comunicato una temporanea interruzione della circolazione su tutta la linea per agevolare le operazioni di soccorso di un passeggero che si era sentito male a bordo, nella stazione di Baldo degli Ubaldi. Secondo le informazioni apprese, ad accusare un malore è stato un uomo, che è svenuto all’interno del treno. L’interruzione è durata pochi minuti, poi, la circolazione è ripresa con rallentamenti e convogli in ritardo.

Tu sapresti riconoscere un Arresto Cardiaco Improvviso o un Infarto? Sapresti come intervenire?


HS Academy svolge regolarmente corsi di formazione di Primo Soccorso e BLSD. Saper eseguire queste manovre salvavita ha un impatto sociale importante.
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Formazione, woundcare

Wound Care Course

Specialità in Wound Care – Gestione Avanzata delle lesioni cutanee

Come professionista ti sarai più volte posto queste domande:

  • Qual è il trattamento più efficace per una determinata lesione cutanea?
  • Perché nonostante il trattamento, alle volte, le ferite non guariscono?
  • Perché talvolta le lesioni cutanee possono comportare un rischio per la vita?

Wound Care Course rappresenta il percorso formativo di elezione per acquisire maggiori competenze e affinare le proprie capacità di gestione delle lesioni cutanee.

In occasione del corso avrai modo di apprendere criticità, prassi, presidi e le procedure associate alle diverse lesioni che, sul campo, hanno dimostrato maggiore efficacia.

Restare a guardare vuol dire restare indietro e venir meno a quel dovere di cura che solo una crescente professionalità può assicurare.

Nessuno meglio di te sa quanto ti potrebbe essere utile!

Tanti altri lo hanno già scoperto!

In lavorazione per organizzare una nuova edizione.

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RCP – rianimazione cardio polmonare

La RCP o Rianimazione Cardio Polmonare, è una manovra di primo soccorso che, se impiegata correttamente e precocemente, può salvare la vita in caso di arresto cardiaco.

La RCP supporta artificialmente, a cura del soccorritore, la respirazione e la circolazione che, se efficacemente eseguita, consente di ritardare la morte biologica del soggetto, in attesa del soccorso avanzato.

Le manovre RCP sono quindi finalizzate al mantenimento della circolazione del flusso sanguigno e del trasporto di ossigeno a organi e tessuti, quando la normale azione del cuore è compromessa o assente.


Nel caso di arresto cardiaco ad esempio, il cuore non è più in grado di contrarsi e quindi non è in grado di “pompare” il sangue attraverso i vasi sanguigni.


L’esecuzione della RCP non garantisce il salvataggio del soggetto, tuttavia ne incrementa le chance di sopravvivenza.

La letteratura medica e le statistiche ampiamente diffuse dalle varie comunità ed enti di riferimento, indicano che la RCP da sola non è sufficiente a risolvere situazioni come l’Arresto Cardiaco, per il quale è necessario il defbrillatore. Tuttavia la RCP consente di ossigenare sangue e tessuti, prolungando le possibilità di salvataggio in attesa dell’arrivo del defibrillatore e dell’MSA (mezzo di soccorso avanzato del 112).


La RCP appartiene all’insieme di manovre a supporto delle funzioni vitali di base, meglio noto con l’acronimo BLS, derivante dall’inglese Basic Life Support.
Le compressioni toraciche determinano un abbassamento dello sterno e la spremitura del cuore contro la colonna vertebrale. ciò permette al sangue contenuto nelle cavità cardiache di essere spinto in circolo e di arrivare al cervello, rallentando l’insorgenza di danni.


Le manovre RCP cambiano in funzione di 3 tipologie di soggetti:

  • Adulti
  • Bambini
  • Lattanti

La RCP può essere eseguita da uno, due o più soccorritori che si alternano nelle due posizioni di intervento.

Il soccorritore più “esperto” generalmente si pone alla testa del paziente, coordinando i movimenti ed i cambi di posizione tra soccorritori.

L’esecuzione di RCP su un cuore che batte, può portare a gravi complicazioni. di conseguenza, prima di eseguire RCP è fondamentale accertarsi dell’assenza del polso centrale (carotideo o femorale) e l’osservazione dell’abc sopra menzionato.

Processo generale sulle manovre RCP:

  • accertare l’assenza di risposta agli stimoli (dolore)
  • chiedere aiuto (112) e fornire le opportune informazioni agli operatori
  • posizionare il paziente supino
  • rendere pervie le vie aeree, rimuovendo eventuali corpi estranei, protesi, residui di cibo
  • praticare due insufflazioni
  • verificare il polso carotideo
  • iniziare la RCP

Respirazione artificiale
La respirazione artificiale ha lo scopo di permettere all’ossigeno di entrare in circolo attraverso uno scambio efficace con il sangue a livello polmonare. può essere effettuata in aria libera, o con l’aggiunta di ossigeno.

Per questo occorre:

  • rendere pervie le vie aeree (pos. “A”)
  • rendere pervie le vie aeree (pos. “A”)
  • iperestensione della testa (mai quando si sospetti una lesione della colonna cervicale)
  • iperestensione della testa e protrusione del mento
  • protrusione della mandibola (attuabile anche nei pazienti con lesioni supposte o anche accertate del rachide cervicale)
  • liberare le vie aeree
  • mantenere il paziente in “posizione a”
  • liberare il cavo orale da eventuali corpi estranei
  • iniziare la ventilazione
  • eseguire due insufflazioni, tramite le metodiche consuete: (bocca-bocca, bocca-naso, bocca-maschera, pallone di ambu, quest’ultimo preferibilmente dotato di reservoir, preferibilmente collegato ad una bombola di ossigeno)
  • verificare respirazione e polso
  • iniziare il massaggio cardiaco

Se disponibile, prima di iniziare la ventilazione artificiale, apporre la canula di guedel (o di mayo).

ABC nel primo soccorso:

1) il soccorritore pone il paziente in posizione “a”, ventila e osserva l’espansione del torace

2) mantenendo la posizione “a”, ventilazione e controllo del polso carotideo

3) assenza di risposta alle due insufflazioni: si procede con il massaggio cardiaco

  • Prima di iniziare le compressioni toraciche, è necessario posizionare il paziente supino e su di una superficie piana e rigida.
  • Inginocchiarsi a fianco del paziente, all’altezza delle spalle
  • Localizzare il margine inferiore della cassa toracica, e scorrere fino al punto di congiunzione delle coste con lo sterno. Tenervi fermo il dito indice Posizionare l’altra mano sulla linea mediana dello sterno, con il pollice tangente l’indice dell’altra mano
  • Posizionare la mano esplorante sul punto di compressione. iniziare le compressioni dirigendo la forza perpendicolarmente verso il basso. le dita devono essere sollevate rispetto alla superficie toracica del paziente
  • Le braccia ed i gomiti devono essere rigidi
  • Le spalle devono essere perpendicolari alle mani e allo sterno del paziente
  • La compressione deve essere efficace, ovvero causare l’abbassamento della parete toracica di 3,5-5 cm
  • Rilasciare completamente la pressione sullo sterno del paziente senza piegare i gomiti né sollevare le spalle
  • Il tempo di rilascio della pressione deve essere uguale al tempo di compressione (regola del 50/50)

RCP in paziente adulto

Cosa fare se ci si imbatte in una persona incosciente che non respira:

se un adulto è incosciente e non respira 2 per il soccorso, aspettando l’ambulanza va effettuata la rianimazione cardio polmonare, che è una combinazione di compressioni al torace e respirazione bocca a bocca.

  1. posizionare le mani al centro del torace della vittima e, con il palmo della propria mano, applicare una pressione verso il basso (5-6 cm). dopo 30 compressioni del torace (ad un ritmo di 100-120 al minuto) effettuare 2 insufflazioni d’aria.
  2. chiudere il naso della vittima. posizionare la propria bocca sulla sua bocca e, con una espirazione costante, effettuare 2 insufflazioni nella bocca della vittima, ognuna della durata di un secondo.
  3. continuare con cicli di 30 compressioni e 2 insufflazioni sino all’arrivo dei soccorsi.

RCP su bambino (1 -8 anni)

Cosa fare se ci si imbatte in un bambino incosciente che non respira:
se un bambino è incosciente e non respira eseguite 1 minuto di rianimazione e poi chiamate il 112 per soccorso; se un’altra persona è presente chiedetegli di effettuare la chiamata di soccorso al 112 mentre effettuate l’RCP.

  1. aprite le vie respiratorie posizionando una mano sulla fronte e gentilmente estendete il capo. rimuovere ogni ostruzione visibile dalla bocca e dal naso.
  2. tappate il naso, posizionate la vostra bocca sulla bocca della vittima ed effettuata 5 insufflazioni iniziali.
  3. posizionate la vostra mano al centro del torace della vittima e, con il palmo della mano, applicando una pressione verso il basso (1/3 del torace) effettuate 15 compressioni toraciche.
    dopo 15 compressioni toraciche effettuate 2 insufflazioni.
  4. continuate con cicli di 15 compressioni e 2 insufflazioni sino all’arrivo dei soccorsi.

RCP lattante (inferiore a 12 mesi)

Cosa fare se ci si imbatte in un neonato incosciente che non respira:

se un lattante è incosciente e non respira eseguite 1 minuto di rianimazione e poi chiamate il 112 per soccorso; se un’altra persona è presente chiedetegli di effettuare la chiamata di soccorso al 112 mentre effettuate l’RCP.

  1. aprite le vie respiratorie posizionando una mano sulla fronte. rimuovere ogni visibile ostruzione dalla bocca e dal naso.
  2. posizionare la bocca sulla bocca del lattante ed effettuate 5 leggere insufflazioni iniziali.
  3. posizionare 2 dita al centro del torace e effettuare una pressione verso il basso (1/3 del torace). dopo 15 compressioni eseguite 2 insufflazioni.
  4. continuate con cicli di 15 compressioni e 2 insufflazioni sino all’arrivo dei soccorsi.

Per riuscire a mettere in pratica le manovre RCP in maniera corretta, è opportuno acquisire competenze teoriche e pratiche specifiche, che solo grazie a corsi di formazione tenuti da personale qualificato, è possibile acquisire.


HS Academy eroga corsi di formazione RCP e BLSD (i corsi BLSD sono comprensivi delle manovre RCP) su tutto il territorio nazionale, con corsi rivolti al personale medico ed a utenti laici, quindi senza nessuna competenza in ambito medico.

Vedi i corsi RCP – BLSD di HS Academy!

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Arresto cardiaco in attesa al Poliambulatorio, donna salvata con il defibrillatore dai Volontari della Pubblica Assistenza

Giovedì 30 maggio, una donna è stata colta da arresto cardiaco in attesa della visita del medico mentre si trovava in un Poliambulatorio di Rivergaro.
Rivergaro, un comune italiano di 7.077 abitanti della provincia di Piacenza in Emilia-Romagna.


Il tempestivo intervento dei volontari della Pubblica Sssistenza Sant’Agata, insieme al 118, ha permesso di salvare la vita a una donna colpita dal maloreall’interno del poliambulatorio.

Ancora una volta è stato determinante e decisivo il tempestivo intervento con il defibrillatore.


I volontari hanno utilizzato il defibrillatore che dopo quattro scariche ha fatto ripartire il cuore della donna. Poi il trasporto d’urgenza, insieme all’automedica del 118, all’ospedale di Piacenza.


Le possibilità di salvataggio da un arresto cardiaco improvviso si riducono del 10% ogni minuto che passa dal sopraggiungere dell’evento.
Dopo il 5° minuto insorgono complicanze dovute all’ipossia celebrale a cui il cervello è sottoposto, ovvero l’assenza di ossigeno dovuto alla mancanza di circolo sanguigno, che possono portare a situazioni irreversibili e gravi.


E’ quindi necessario intervenire entro i primi 5 minuti, che comprendono: allarme iniziale con evidenza del malore, identificazione situazione grave e richiesta soccorsi, arrivo dei soccorsi.


E’ estremamente raro che i soccorsi possano sopraggiungere entro i primi 5 minuti dal sopraggiungere dell’arresto cardiaco.
In questo caso i soccorritori della Pubblica Assistenza avevano la sede molto vicina al luogo di intervento, e probabilmente erano in pronta partenza, ovvero operativi in una manciata di secondi già vestiti, attrezzati e con l’autoambulanza pronta per uscire. Diverso sarebbe stato con un equipaggio in reperibilità, come in genere avviene di notte con le Pubbliche Assistenze dei piccoli comuni.
In questo caso il 118 dopo essere stato contattato, contatta il referente unico della PA, che a sua volta contatta i 2-3 membri dell’equipaggio, che devono vestirsi, recarsi in sede, tirare fuori il mezzo.

A far ripartire il cuore della donna, che si trovava in attesa nell’ambulatorio, è stato un equipaggio della Pubblica assistenza Sant’Agata giunto in breve dalla vicina sede.


Non è possibili affidarsi al caso e sperare di avere un Pubblica Assistenza molto vicino oppure che i mezzi di soccorso avanzato non trovino traffico.


E’ fondamentale avere un defibrillatore già a disposizione nelle immediate vicinanze, come avviene per gli estintori.


Coloro che si dotano di un defibrillatore devono effettuare un corso BLSD, in genere di 4-6 ore, in funzione del numero di partecipanti.
Tuttavia qualsiasi cittadino si imbatta in una persona colpita da arresto cardiaco, una volta chiamati i soccorsi del 118, verrà supportato dal personale del 118 a reperire o farsi portare un defibrillatore, se presente, ricevendo istruzioni per l’impiego, anche senza esperienza.
Inoltre i moderni DAE sono estremamente semplici da utilizzare, grazie all’ergonomia e supporti audio-visivi, senza possibilità di commettere errori, poiché il DAE eroga la scarica solamente se necessario.


Ad ogni modo è utile contribuire a diffondere la cultura della cardioprotezione, della diffusione capillare sul territorio dei defibrillatori e delle manovre di primo soccorso BLSD di primo soccorso con impiego del defibrillatore.