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Bambino di 10 anni in arresto cardiaco, vigilante salva la vita con massaggio cardiaco

Un bambino di 10 si accascia a terra, colto da arresto cardiaco improvviso.

Il fatto si è svolto venerdì 31 Luglio nei pressi una rotatoria vicino all’Ikea a Dragonara, a San Giovanni Teatino (Chieti).

Riccardo Esposito, 31 anni, vigilante dell’azienda CoopService, ha notato lungo la strada l’evento, precipitandosi a prestare soccorso.

Dopo avere allertato i soccorsi del 118, Riccardo Esposito ha deciso di mettere in pratica la RCP (rianimazione cardio-polmonare) appresa durante i corsi di formazione BLSD effettuati in precedenza presso l’associazione di Torre Santa Susanna.

In seguito a un lungo massaggio cardiaco, il bambino riapre gli occhi, ancora prima dell’arrivo dell’ambulanza.

Nella speranza di non dover mai mettere in pratica tali manovre, avere acquisito le competenze di primo soccorso con un corso BLSD della durata di 6 ore, può fare la differenza tra la vita e la morte, proprio come in questo caso.

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Scontro durante partita di calcio: ragazzo in arresto cardiaco salvato sul campo

Il fatto è accaduto a Piraino, comune della Sicilia con circa 4.000 abitanti.


Durante una partita di calcio del campionato allievi tra Tyrrenium Gioiosa e Mistretta, due ragazzi si scontrano picchiando anche la testa.


I ragazzi cadono a terra, ma uno di loro non si rialza.


Ha perso i sensi, è in arresto cardiaco.


Ha assistito alla scena il dirigente del Mistretta, Dino Pispicia, infermiere in pensione (ex radiologo).

Compresa a gravita della situazione si è precipitato dal ragazzo, ha verificato che si trattava di un arresto cardiaco, ed ha prontamente avviato le manovre di primo soccorso, praticando la rianimazione cardio-polmonare (RCP), assistito anche da una donna.


Grazie al rapido intervento e a manovre molto efficaci, il cuore del ragazzo ha ripreso a battere, ed il giovane calciatore ha ripreso conoscenza.


Il ragazzo, di 15 anni, è stato in seguito trasportato all’ospedale “Barone Ignazio Romeo” di Patti (Messina) , dove sono stati eseguiti accertamenti, il cui esito è l’assenza di danni celebrali dovuti all’ipossia a conseguenza dall’arresto cardiaco.


Come sempre una buona RCP salva la vita
.


Fare un corso BLSD consente di accorciare i tempi per identificare in tempi rapidi la situazione e le prime manovre di soccorso.


Nel caso di impiego del defibrillatore si avranno tempi di intervento più rapidi, risparmiando minuti preziosi, visto che il tasso di salvataggio cala del 10% ogni minuto.


Nel caso di rianimazione cardio-polmonare, non è semplice essere efficaci se non si ha esperienza oppure è molto che non viene fatta della pratica.


E’ necessario effettuare le manovre di rianimazione in funzione del soggetto (lattante, bambino, adulto), e comunque tarandole in funzione della corporatura. Una donna di 45Kg e un uomo di 95Kg avranno necessariamente bisogno di compressioni differenti.


E’ importante, in una fase così concitata, tenere con costanza il ritmo, la profondità delle compressioni, l’alternanza con le insufflazioni, etc… E questo talvolta anche per tempi prolungati.


Vedi il nostro calendario corsi BLSD e trova la data e la sede a te più comoda.


L’unico modo per fare una RCP efficace è essere formati, allenati e fare re-training periodici!

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Ragazzo salvato a scuola dall’insegnante con massaggio cardiaco

L’episodio si è verificato nei giorni scorsi a Taranto, presso IISS “Pacinotti-Fermi” di Taranto, quando uno studente di 17 anni, durante l’ora di ginnastica, mentre effettuva la corsa di riscaldamento si è accasciato a terra privo di sensi.

Il professore di ginnastica si precipita a soccorrere il ragazzo, verificando che si tratta di un arresto cardiaco improvviso (ACI), così avvia le manovre di primo soccorso, mentre i presenti allertano il 118, iniziando le manovre RCP (Rianimazione Cardio Polmonare), praticando per 9 minuti il massaggio cardiaco.

Arrivano sul posto due mezzi di soccorso avanzato del 112, composto da due equipaggi, di cui uno con infermiere e l’altro con medico e infermiere.

In breve tempo viene impiegato il defibrillatore ed erogato lo shock.

I segni vitali riprendono ed il ragazzo viene trasportato in ospedale, dove si sveglierà poco dopo.
Le analisi indicano che non sono state registrate conseguenze neurologiche.

Ancora una volta le manovre di primo soccorso salvano una vita.
Ancora una volta le persone più vicine alla persona con malore hanno la vita nelle loro mani, perché i soccorritori per alcune patologie, come nel caso di arresto cardiaco, solo eccezionalmente possono intervenire entro i primi 3-5 minuti dall’evento.

Anzi, è presumibile che tra il verificarsi del malore, il tempo necessario ai presenti per comprendere la gravità della situazione, allertare il 118, il 118 allerta i soccorsi locali più vicini, il mezzo di soccorso deve giungere sul posto ed avviare la procedura BLSD fino all’erogazione dello shock.

E’ facile comprendere quanto le possibilità di salvare una vita da arresto cardiaco in questo processo divengano remote.

E’ necessario effettuare una formazione strutturata di primo soccorso nelle scuole, nelle aziende, nella pubblica amministrazione.

Ma non solo, sarebbe bene essere preparati anche quando passiamo il tempo con i nostri cari nelle nostre case, dove si verificano circa il 70% degli arresti cardiaci.

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Una corretta RCP prima e l’impiego del defibrillatore dopo salvano una 12enne da arresto cardiaco

In provincia di Udine un bagnino salva una bambina di 12 anni in piscina, portandola via dalla piscina e praticandole immediatamente l’RCP (Rianimazione CardioPolmonare), ovvero il massaggio cardiaco intervallato da insufflazioni bocca-bocca.


La bambina era in gita con la parrocchia ha avuto il malore nella piscina del Villaggio Bella Italia di Piani di Luzza (Udine) mercoledì 24 luglio scorso.


Matteo D’Incà, questo il nome del bagnino, è stato raggiunto poco dopo dal Dottor Stefano Vattolo , proseguendo assieme le manovre RCP fino all’arrivo di ambulanza ed elisoccorso e impiegando il defibrillatore.

All’arrivo dei mezzi di soccorso avanzato del 112 la bambina è stata intubata e trasportata presso l’ospedale a Udine.


Oggi la bambina è fuori pericolo, sebbene sia ancora ricoverata per aver subito un intervento allo scopo di scongiurare il ripetersi del malore.


Nei giorni scorsi si è svolta una cerimonia nella quale le autorità locali hanno espresso riconoscenza per l’azione efficace e tempestiva del bagnino Matteo D’Incà, che ha contribuito al salvataggio di una giovane vita.


L’avvio immediato di una RCP efficace è fondamentale per consentire a organi e tessuti di rimanere, seppure limitatamente, ossigenati. Questa manovra consente di prolungare le possibilità di salvataggio in attesa dell’arrivo dei soccorritori e dell’impiego del defibrillatore.


Le manovre RCP sono comprese all’interno dei corsi BLSD (Basic Life Support Defibrillation).


Al di la degli obblighi di legge di dotazione di defibrillatore, che implica anche la formazione RCP/BLSD, per società sportive e per le Pubbliche Amministrazioni, chiunque dovrebbe essere in grado di poter effettuare manovre RCP in caso di emergenza.


Il costo di un corso BLSD, che si svolge in una giornata (circa 6 ore) è di 80 Euro, compreso il materiale didattico e con una calendario ricco di corsi su tutto il territorio nazionale.

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Podista salvato grazie al defibrillatore

Podista in allenamento viene colto da malore e salvato con il Defibrillatore

Ennesima tragedia sfiorata! Ancora una volta gli ingredienti di questo salvataggio sono stati: precoce massaggio cardiaco e utilizzo del defibrillatore DAE .

L’uomo, un 55enne Verbanese, è stato colto da malore durante una manifestazione podistica cui stava partecipando. All’improvviso si è accasciato a terrà ed è stato immediatamente soccorso. L’uomo è stato rianimato grazio al defibrillatore presente e al massaggio cardiaco praticato immediatamente.

Cultura del soccorso e più defibrillatori sul territorio possono realmente creare le premesse perchè possa diminuire la mortalità per arresto cardiaco.

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RCP e Lesioni al Toraciche

Rianimazione cardiopolmonare e lesioni al torace

In che misura la CPR erogata dagli astanti può causare fratture ossee?

In Giappone, presso un centro medico di pronto soccorso, è stato condotto uno studio retrospettivo il cui obiettivo era di valutare il rischio di lesioni toraciche conseguenti a manovre di RCP in ambito extra-ospedaliero.

Dallo studio è emerso che esiste una correlazione tra lesioni toraciche (fratture costali, fratture sternali e pneumotorace) e manovre di rianimazione cardiopolmonare in presenza di fattori quali: età e durata della RCP.

Una RCP protratta oltre i 15 minuti aumenta la probabilità di lesioni al torace, probabilmente a causa della difficoltà di mantenere un’adeguata qualità della RCP.

Più ferite al torace, minore è la sopravvivenza alla dimissione ospedaliera (4,15% in OHCA invece del 13,0% in IHCA),
ma la ragione principale delle lesioni è la mancanza di conoscenza della CPR degli astanti.

Pertanto, l’insegnamento di BLS a tutti è obbligatorio.

Fonte European Resuscitation Council – Newsletter http://dx.doi.org/10.1017/S1049023X18000201