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Bambino di 10 anni in arresto cardiaco, vigilante salva la vita con massaggio cardiaco

Un bambino di 10 si accascia a terra, colto da arresto cardiaco improvviso.

Il fatto si è svolto venerdì 31 Luglio nei pressi una rotatoria vicino all’Ikea a Dragonara, a San Giovanni Teatino (Chieti).

Riccardo Esposito, 31 anni, vigilante dell’azienda CoopService, ha notato lungo la strada l’evento, precipitandosi a prestare soccorso.

Dopo avere allertato i soccorsi del 118, Riccardo Esposito ha deciso di mettere in pratica la RCP (rianimazione cardio-polmonare) appresa durante i corsi di formazione BLSD effettuati in precedenza presso l’associazione di Torre Santa Susanna.

In seguito a un lungo massaggio cardiaco, il bambino riapre gli occhi, ancora prima dell’arrivo dell’ambulanza.

Nella speranza di non dover mai mettere in pratica tali manovre, avere acquisito le competenze di primo soccorso con un corso BLSD della durata di 6 ore, può fare la differenza tra la vita e la morte, proprio come in questo caso.

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Bambino di 8 anni in arresto cardiaco salvato dal fratello maggiore di 15 anni

Il fatto è avvenuto a New York a fine aprile.

Un bambino di 8 anni, Jayden Hardowar, è andato in arresto cardiaco a causa di una sindrome legata a Coronavirus.

Jayden ha accusato una lieve febbre e pochi giorni dopo ha iniziato ad avere mal di stomaco fino a quando, 3 giorni dopo, è collassato.

Il fratello Tyron, 15 anni, aveva appreso le manovre di primo soccorso e rianimazione nei Boy Scout, così compresa la situazione, ha avviato il massaggio cardiaco, in attesa dei soccorsi dotati del defibrillatore.

Jayden è tornato a casa dopo 2 settimane di ospedale ed è in fase di recupero.

Una bella storia, che ancora una volta testimonia che:

  • l’arresto cardiaco può colpire chiunque
  • non occorrere essere medici o soccorritori esperti per salvare una vita, è sufficiente avere le nozioni di primo soccorso che si possono apprende in un normale corso BLSD della durata di circa 6 ore.

Chiunque, nella società moderna, dovrebbe conoscere le manovre di primo soccorso.

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Testimonianza: il giorno dopo al corso BLSD soccorre una persona in arresto cardiaco

Oggi pubblichiamo una testimonianza ricevuta da una persona che ha effettuato nei giorni scorsi un corso BLSD con HS Academy:

Sono la signora Donata.


Vivo a Bologna e lavoro nello Studio Bellanti a Carpi.
Venerdì 7 febbraio abbiamo conseguito il corso di BLSD con un operatore efficiente, preparatissimo, con una passione enorme per quello che ci stava trasmettendo.


Sabato 8 febbraio tra le 16/17 stavo passeggiando con il mio fidanzato in via Ugo bassi a Bologna, nel primo pezzo. Ad un certo punto vediamo una folla enorme in cerchio, io avevo pensato al solito gruppo che suonava quando ad un certo punto il mio fidanzato sente urlare una voce maschile che chiede un intervento BLSD. La persona che ha chiamato stava già effettuando il massaggio cardiaco.


Mi sono avvicinata dicendo che avevo appena conseguito il corso ed ero lì per aiutarlo, chiedendo cosa stesse succedendo e, sempre mentre faceva il massaggio, mi ha chiesto di accertarmi ci fosse il battito.


Cosa che ho fatto in primis dal polso ma molto difficile, poi dalla carotide, dove per alcuni secondi non si sentiva nulla.


Intanto l’altro ragazzo non ha mai smesso il massaggio (ovviamente avevano già chiamato l’ambulanza), per fortuna pochi minuti dopo aver risentito la pulsazione ho iniziato a sentire un rantolo.


È arrivata l’ambulanza, io mi sono immediatamente spostata lasciando tutto lo spazio necessario ai medici.


Devo dire che mi ha molto provata questa esperienza.. per 2 motivi.


Uno perché speri davvero di non trovarti mai davanti ad una situazione del genere.


Poi ho avuto un senso di colpa verso il paziente perché avevo lasciato a casa la mascherina.. e quindi mi sono sentita pronta per metà..


Alla sera nel ripensare al tutto ho avuto una risata isterica pensando alle parole del nostro bravissimo operatore: “è abbastanza difficile trovare una situazione così, non so neanche io la sensazione che si proverebbe.. ”


A distanza di poche ore mi sono trovata ad affrontare realmente una situazione gravissima.


Mi permetto di fare una precisazione.


BISOGNA SEMPRE PRESTARE MOLTA ATTENZIONE A QUELLO CHE TI VIENE DETTO A QUESTI CORSI MA BISOGNA PRESTARE ANCORA PIÙ ATTENZIONE ALLA PRATICA E SE SI HANNO DEI DUBBI SULLE MANOVRE ESPORLE SEMPRE.


Noi venerdì abbiamo avuto il Signor Paolo come istruttore. Non si è allontanato da ognuno di noi finché non ha visto eseguire le giuste compressioni e insufflazioni…

Grazie davvero per tutto.
Buona giornata
Donata

Donata – Carpi (Modena)

Nessuno di sa cosa gli riserva il futuro.


Ciascuno di noi, anche la persona più preparata, non vorrebbe mai trovarsi ad affrontare un arresto cardiaco.


Tuttavia, essere preparato in caso di necessità può salvare la vita.


La vita di uno sconosciuto, la vita di un conoscente, la vita di un familiare.


Fare un corso BLSD ha un impatto personale e sociale enorme, che rimarrà per sempre come grande esperienza e bagaglio personale.

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Arresto cardiaco durante il jogging, salvato da ragazza in bici e dal 112

L’episodio è avvenuto in località Migliarino, nel comune di Capolona, in provincia di Arezzo.

L’uomo, 45 anni, è stato colto da arresto cardiaco improvviso mentre praticava jogging.


In quel momento stava passando una ragazza in bicicletta, che ha notato il mancamento dell’uomo, precipitandosi per soccorrerlo.


Dopo aver verificato che l’uomo era in arresto cardiaco, ha subito allertato il 112 e avviato le manovre di primo soccorso, iniziando il massaggio cardiaco.


Dopo circa 10 minuti è stata arrivata sul posto un’ambulanza della Misericordia di Subbiano.


Arrivati sul posto, gli operatori del 112 hanno proseguito il massaggio cardiaco ed impiegato il defibrillatore, erogando 3 scariche.


L’ultima scarica ha ripristinato il regolare battito cardiaco salvando l’uomo.
L’uomo è stato poi stato trasferito all’ospedale San Donato di Arezzo.


In seguito l’uomo è stato trasferito nel reparto di rianimazione per accertamenti, ad ogni modo sono da escludere danni cerebrali.


Anche questa volta, un cittadino con una preparazione minima ma sufficiente nel primo soccorso, ha avuto un ruolo chiave nella possibilità di salvare una persona.


Essere preparati in queste situazioni può fare una grande differenza, per questo consigliamo di fare corsi BLSD anche a coloro che non ne hanno l’obbligo, come cultura generale e prevenzione, basta dedicare circa 6 ore del proprio tempo.

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Massaggio Cardiaco

Il Massaggio Cardiaco è una manovra di primo soccorso, che consiste nel comprimere il cuore contro la colonna vetrebrale, al fine di garantire la circolazione sanguigna e di conseguenza l’ossigenazione di organi e tessuti.


Il Massaggio Cardiaco è parte delle manovre di RCP (Rianimazione Cardio Polmonare), BLS (Basic Life Support), BLSD (Basic Life Support Defibrillator) ed in generale di primo soccorso. Il ciclo standard di massaggio cardiaco nelle line guida RCP/BSLD, è di 30 compressioni, intervallate da 2 ventilazioni. Questo ciclo deve essere mantenuto fino a:

  • Il sopraggiungere del mezzo di soccorso avanzato (MSA) e al subentro nelle manovre di rianimazione dei soccorritori del 118
  • Ad una eventuale interruzione segnalata solo da un medico
  • Nell’impossibilità di proseguire per esaurimento delle forze

Salvo questi 3 casi, il ciclo va ripetuto.

Massaggio Cardiaco – Adulto

La posizione

Inginocchiarsi di fianco al soggetto colpito da arresto cardiaco.

Nel caso in cui i soggetto si trovi su una superficie morbida, che non consente un massaggio cardiaco efficace (es. divano, letto, ..) , è necessario spostarla su un piano rigido, in genere a terra.

Area delle compressioni

Il palmo di una mano deve essere posizionato al centro del torace del soggetto, in corrispondenza della metà inferiore del suo sterno. Il palmo dell’altra mano deve essere posizionato sopra la prima mano e intreccia le dita, che devono essere tenute estese, la chiusura delle dita a pugno provocherebbero dei danni non necessari.
Il massaggio cardiaco diviene maggiormente efficace se il soccorritore è molto vicino al soggetto, con le braccia rigide e perpendicolari al torace.

Una distanza dal corpo del soggetto anche di pochi centimetri, può portare ad una posizione non ottimale, che richiede più energie poiché si riesci a sfruttare meno il peso del proprio corpo durante le compressioni.
Un massaggio cardiaco prolungato, richiederà quindi molte più energie al soccorritore, con un inevitabile esaurimento in anticipo sul proprio potenziale.


Attenzione: spesso troviamo indicazioni che le mani devono essere posizionate al centro del torace, indicativamente all’altezza tra i 2 capezzoli. Questa semplificazione è valida sui soggetti di buona costituzione, non obesi, oppure su donne che non hanno grandi seni. In questi soggetti l’asse dei capezzoli piò non corrispondere al centro del torace.

Le compressioni devono essere eseguite con il palmo della mano, al centro del torace, in modo da comprimere lo sterno e non le costole.

Nota: Se si è arrivati al massaggio cardiaco, significa che abbiamo già verificato lo stato di coscienza (vocale e tattile), eseguito l’iperestensione del capo e verificato la pervietà delle vie aeree, praticato il GAS (Guardo, Ascolto, Sento), che prevede anche la rimozione degli indumenti dal torace e l’osservazione per 10 secondi. In questo articoli approfondiamo esclusivamente gli aspetti strettamente inerenti al massaggio cardiaco.


Profondità delle compressioni

Nel massaggio cardiaco a soggetto adulto la profondità delle compressioni è di 4-5 centimetri.

Ritmo compressioni

Le 30 compressioni devono essere eseguite con alla velocità di circa 100 al minuto, ovvero poco meno di 2 compressioni al secondo.
E’ opportuno non togliere mai le mani dal torace in modo da non perdere la posizione corretta, ma rilasciando completamente la pressione dopo ogni compressione per favorire il ritorno elastico della parete toracica. Anche durante le insufflazioni di ossigeno (bocca a bocca o Ambu), alleggerire le mani per favorire l’espansione toracica, ma mantenendo la posizione delle mani.

Massaggio Cardiaco – Bambino

Aprire le vie respiratorie posizionando una mano sulla fronte e estendere il capo (estensione, NO iperestensione come nell’adulto). Verifica pervietà delle vie aeree.

Tappare il naso ed effettuare 5 insufflazioni (bocca a bocca o Ambu).

Posizionare la mano al centro del torace del bambino, con il palmo della mano, applicando una pressione verso il basso (1/3 del torace) effettuate 15 compressioni toraciche, seguite da 2 insufflazioni.

Massaggio Cardiaco – Neonato

Aprire le vie respiratorie posizionando una mano sulla fronte (lasciando il capo in posizione naturale non estesa o iperestesa). Verifica pervietà delle vie aeree.

Posizionare la bocca a copertura di naso e bocca del lattante ed effettuate 5 leggere insufflazioni

Posizionare 2 dita al centro del torace e effettuare una pressione verso il basso (1/3 del torace). Dopo 15 compressioni toraciche, seguite da 2 insufflazioni

Cosa fare se il soggetto si muove durante il massaggio cardiaco:

  1. GAS: valutazione Guardo, Ascolto, Sento
    1. Se il soggetto ha sia circolo sia respiro, verificare stato di coscienza (“signore mi sente?” e piccoli stimoli tattili, es pizzicotto spalla), posizione laterale di sicurezza;
    2. Se il soggetto ha battito ma non respira, eseguire 1 insufflazione ogni 6 secondi per 2 minuti, dopodichè procedere a nuova valutazione. Ripetere il ciclo;
    3. Se il soggetto non ha battito e non respira, riprendere il massaggio cardiaco.

Il massaggio deve essere immediatamente interrotto per dare spazio al defibrillatore al suo arrivo (se 1 solo operatore), oppure mantenuto nel caso di 2 operati, fino all’avvio dell’analisi del DAE.

A questo link sono disponibili le linee guida ERC 2015 di riferimento.

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Ragazzo salvato a scuola dall’insegnante con massaggio cardiaco

L’episodio si è verificato nei giorni scorsi a Taranto, presso IISS “Pacinotti-Fermi” di Taranto, quando uno studente di 17 anni, durante l’ora di ginnastica, mentre effettuva la corsa di riscaldamento si è accasciato a terra privo di sensi.

Il professore di ginnastica si precipita a soccorrere il ragazzo, verificando che si tratta di un arresto cardiaco improvviso (ACI), così avvia le manovre di primo soccorso, mentre i presenti allertano il 118, iniziando le manovre RCP (Rianimazione Cardio Polmonare), praticando per 9 minuti il massaggio cardiaco.

Arrivano sul posto due mezzi di soccorso avanzato del 112, composto da due equipaggi, di cui uno con infermiere e l’altro con medico e infermiere.

In breve tempo viene impiegato il defibrillatore ed erogato lo shock.

I segni vitali riprendono ed il ragazzo viene trasportato in ospedale, dove si sveglierà poco dopo.
Le analisi indicano che non sono state registrate conseguenze neurologiche.

Ancora una volta le manovre di primo soccorso salvano una vita.
Ancora una volta le persone più vicine alla persona con malore hanno la vita nelle loro mani, perché i soccorritori per alcune patologie, come nel caso di arresto cardiaco, solo eccezionalmente possono intervenire entro i primi 3-5 minuti dall’evento.

Anzi, è presumibile che tra il verificarsi del malore, il tempo necessario ai presenti per comprendere la gravità della situazione, allertare il 118, il 118 allerta i soccorsi locali più vicini, il mezzo di soccorso deve giungere sul posto ed avviare la procedura BLSD fino all’erogazione dello shock.

E’ facile comprendere quanto le possibilità di salvare una vita da arresto cardiaco in questo processo divengano remote.

E’ necessario effettuare una formazione strutturata di primo soccorso nelle scuole, nelle aziende, nella pubblica amministrazione.

Ma non solo, sarebbe bene essere preparati anche quando passiamo il tempo con i nostri cari nelle nostre case, dove si verificano circa il 70% degli arresti cardiaci.

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Podista salvato grazie al defibrillatore

Podista in allenamento viene colto da malore e salvato con il Defibrillatore

Ennesima tragedia sfiorata! Ancora una volta gli ingredienti di questo salvataggio sono stati: precoce massaggio cardiaco e utilizzo del defibrillatore DAE .

L’uomo, un 55enne Verbanese, è stato colto da malore durante una manifestazione podistica cui stava partecipando. All’improvviso si è accasciato a terrà ed è stato immediatamente soccorso. L’uomo è stato rianimato grazio al defibrillatore presente e al massaggio cardiaco praticato immediatamente.

Cultura del soccorso e più defibrillatori sul territorio possono realmente creare le premesse perchè possa diminuire la mortalità per arresto cardiaco.