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Ragazza 19 anni in arresto cardiaco muore, soccorritori sul posto dopo 1 ora

L’episodio è avvenuto a San Giorgio a Cremano, Napoli.
Il tragico evento ha dato seguito a un duro confronto sul servizio di soccorso del 118.


Il presidente nazionale del SIS 118 (società Italiana Sistema 118) Mario Balzanelli, sollecita una urgente riforma legislativa del sistema 118.


In caso di un intervento con codice rosso, l’arrivo presso il paziente di un mezzo di Soccorso del 118 con a bordo personale sanitario in grado di fare diagnosi e terapia di emergenza potenzialmente salvavita deve essere immediato, indicati dal legislatore nei seguenti termini: 8 minuti dalla chiamata in Centrale Operativa, in area urbana, e 20 minuti dalla chiamata, in area extraurbana.


Il Sindaco di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno, ha sottolineato che il ritardo dell’ambulanza che proveniva addirittura da Marigliano è inaccettabile.


I pensionamenti e gli spostamenti di personale degli ultimi mesi e anni, hanno ridotto drasticamente il personale del 118 che deve affrontare un territorio vastò con carenza di personale, ambulanze senza personale medico e pochi mezzi a disposizione.


In questa sede tuttavia non ci soffermeremo sui ritardi dei soccorsi, ma sul fatto che, in caso di arresto cardiaco, anche rispettare il termine in aree urbane degli 8 minuti, può essere già troppo tardi, mentre nelle aree extraurbane la situazione è decisamente più grave.


La possibilità di salvare una vita in caso di arresto cardiaco cala del 10% ogni minuto.


Si hanno solo 10 minuti per poter salvare una vita.


Tuttavia il tempo realmente utile per salvare la vita senza ripercussioni neurologiche date dalla mancanza di afflusso di sangue, e quindi di ossigeno, al cervello e altri organi e tessuti, è di soli 5 minuti.


Dal 6° minuto le possibilità di riscontrare danni permanenti aumenta rapidamente, fino a raggiungere uno stato comatoso vegetativo.


Molte casistiche hanno ribaltato questi numeri, perché i soccorritori hanno effettuato un massaggio cardiaco particolarmente efficace, riuscendo a ossigenare cervello, organi e tessuti per molti minuti.


Da questo consegue che:

  1. Sia necessario avere un defibrillatore dislocato capillarmente sul territorio, circa 1 ogni 100mt, nelle aree più frequentate e ben segnalato
  2. Seppur in caso di soccorso chiunque può essere guidato dalla Centrale Operativa del 118 nelle manovre di rianimazione e impiego del defibrillatore, una maggiore consapevolezza e preparazione può aumentare l’efficacia delle manovre, facendo differenza tra la vita e la morte.

    Chiunque nella società, dovrebbe essere in grado di poter far fronte a questi eventi.

    Il consiglio è di fare corsi BLSD e re-training periodici, perché è l’unico modo per rendere più automatico e naturale l’intervento, con tempi e metodo corretti.

    Inoltre, le associazioni di volontariato di emergenza/urgenza sul territorio, saranno ben felici di organizzare serate di ripasso per i cittadini che hanno fatto corsi, re-training, ma che tuttavia sentono la necessità di essere maggiormente preparati. Contattate le associazioni della vostra comunità e verificate la loro disponibilità!

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Correre per Ringiovanire
Foto di 995645 da Pixabay

Allenarsi per partecipare ad una maratona apporta benefici al sistema cardiovascolare e vi fa guadagnare fino a 4 anni di età vascolare.

Questo è quanto emerge da una ricerca pubblicata sul Journal of the American College of Cardiology. Uno studio condotto dall’Institute of Cardiovascular Science dello University College London su 138 maratoneti che si sono allenati per partecipare alla maratona di Londra nel 2016 e nel 2017 ha evidenziato una riduzione dell’irrigidimento della parete aortica con conseguente diminuzione della pressione sistolica e diastolica. Come noto l’aterosclerosi è associata all’invecchiamento e può essere causa di ischemia e infarto.

http://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2020/01/07/correre-maratona-ringiovanisce-sistema-vascolare-di-4-anni_d28a31d1-60a7-4b8d-b933-da00f7901629.html

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HSAcademy per Una Scuola Sicura

La scuola è dove i nostri figli trascorrono gran parte del loro tempo ed è bene che ciò avvenga all’insegna della sicurezza. Non a caso il recente disegno di legge prevede l’installazione dei defibrillatori anche nelle scuole.

Per questo motivo ci siamo adoperati insieme ai genitori per dotare tre scuole, due di Mentana e una di Castel Chiodato, di defibrillatori semiautomatici.

La sicurezza si fonda sul buon senso ed il buon senso non ha bisogno di leggi ma solo di consapevolezza e volontà.

Il nostro Istituto da quest’anno dispone di quattro defibrillatori grazie all’attivazione di un cospicuo gruppo di genitori.

https://www.icparibenimentana.edu.it/articolo/installazione-defibrillatori-e-ringraziamenti

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Arresto cardiaco durante il jogging, salvato da ragazza in bici e dal 112

L’episodio è avvenuto in località Migliarino, nel comune di Capolona, in provincia di Arezzo.

L’uomo, 45 anni, è stato colto da arresto cardiaco improvviso mentre praticava jogging.


In quel momento stava passando una ragazza in bicicletta, che ha notato il mancamento dell’uomo, precipitandosi per soccorrerlo.


Dopo aver verificato che l’uomo era in arresto cardiaco, ha subito allertato il 112 e avviato le manovre di primo soccorso, iniziando il massaggio cardiaco.


Dopo circa 10 minuti è stata arrivata sul posto un’ambulanza della Misericordia di Subbiano.


Arrivati sul posto, gli operatori del 112 hanno proseguito il massaggio cardiaco ed impiegato il defibrillatore, erogando 3 scariche.


L’ultima scarica ha ripristinato il regolare battito cardiaco salvando l’uomo.
L’uomo è stato poi stato trasferito all’ospedale San Donato di Arezzo.


In seguito l’uomo è stato trasferito nel reparto di rianimazione per accertamenti, ad ogni modo sono da escludere danni cerebrali.


Anche questa volta, un cittadino con una preparazione minima ma sufficiente nel primo soccorso, ha avuto un ruolo chiave nella possibilità di salvare una persona.


Essere preparati in queste situazioni può fare una grande differenza, per questo consigliamo di fare corsi BLSD anche a coloro che non ne hanno l’obbligo, come cultura generale e prevenzione, basta dedicare circa 6 ore del proprio tempo.

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Infarto durante una partita di tennis, salvato dal defibrillatore

Un uomo di 65 anni, durante una partita a tennis quando, all’improvviso, si è accasciato al suolo privo di sensi.


È successo nel pomeriggio di martedì 3 dicembre nei campi da tennis di via dei Sassi a Busto Arsizio, comune italiano di 84 mila abitanti della provincia di Varese, in Lombardia.


I presenti anno chiamato immediatamente il 118, mentre il personale della struttura sportiva apriva la teca con dentro il defibrillatore, come da obbligo di legge imposto dal Decreto Bladuzzi.


Gli operatori del 118 della SOREU
, le nuove Sale Operative Regionali dell’Emergenza Urgenza sanitaria a valenza interprovinciale, hanno così fornito indicazioni su come intervenire indicando le manovre di rianimazione ed impiego del defibrillatore.


I soccorritori hanno così provveduto a praticare il massaggio cardiaco e a somministrare una scarica elettrica con il defibrillatore.


All’arrivo dei soccorritori con ambulanza e automedica l’uomo era sveglio e il cuore aveva già ricominciato a battere.


L’ECG effettuato dagli operatori del 118 ha indicato che sia è trattato di un infarto acuto.


L’uomo è stato quindi trasportato in codice rosso nel vicino ospedale di Busto Arsizio per accertamenti.

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Massaggio Cardiaco

Il Massaggio Cardiaco è una manovra di primo soccorso, che consiste nel comprimere il cuore contro la colonna vetrebrale, al fine di garantire la circolazione sanguigna e di conseguenza l’ossigenazione di organi e tessuti.


Il Massaggio Cardiaco è parte delle manovre di RCP (Rianimazione Cardio Polmonare), BLS (Basic Life Support), BLSD (Basic Life Support Defibrillator) ed in generale di primo soccorso. Il ciclo standard di massaggio cardiaco nelle line guida RCP/BSLD, è di 30 compressioni, intervallate da 2 ventilazioni. Questo ciclo deve essere mantenuto fino a:

  • Il sopraggiungere del mezzo di soccorso avanzato (MSA) e al subentro nelle manovre di rianimazione dei soccorritori del 118
  • Ad una eventuale interruzione segnalata solo da un medico
  • Nell’impossibilità di proseguire per esaurimento delle forze

Salvo questi 3 casi, il ciclo va ripetuto.

Massaggio Cardiaco – Adulto

La posizione

Inginocchiarsi di fianco al soggetto colpito da arresto cardiaco.

Nel caso in cui i soggetto si trovi su una superficie morbida, che non consente un massaggio cardiaco efficace (es. divano, letto, ..) , è necessario spostarla su un piano rigido, in genere a terra.

Area delle compressioni

Il palmo di una mano deve essere posizionato al centro del torace del soggetto, in corrispondenza della metà inferiore del suo sterno. Il palmo dell’altra mano deve essere posizionato sopra la prima mano e intreccia le dita, che devono essere tenute estese, la chiusura delle dita a pugno provocherebbero dei danni non necessari.
Il massaggio cardiaco diviene maggiormente efficace se il soccorritore è molto vicino al soggetto, con le braccia rigide e perpendicolari al torace.

Una distanza dal corpo del soggetto anche di pochi centimetri, può portare ad una posizione non ottimale, che richiede più energie poiché si riesci a sfruttare meno il peso del proprio corpo durante le compressioni.
Un massaggio cardiaco prolungato, richiederà quindi molte più energie al soccorritore, con un inevitabile esaurimento in anticipo sul proprio potenziale.


Attenzione: spesso troviamo indicazioni che le mani devono essere posizionate al centro del torace, indicativamente all’altezza tra i 2 capezzoli. Questa semplificazione è valida sui soggetti di buona costituzione, non obesi, oppure su donne che non hanno grandi seni. In questi soggetti l’asse dei capezzoli piò non corrispondere al centro del torace.

Le compressioni devono essere eseguite con il palmo della mano, al centro del torace, in modo da comprimere lo sterno e non le costole.

Nota: Se si è arrivati al massaggio cardiaco, significa che abbiamo già verificato lo stato di coscienza (vocale e tattile), eseguito l’iperestensione del capo e verificato la pervietà delle vie aeree, praticato il GAS (Guardo, Ascolto, Sento), che prevede anche la rimozione degli indumenti dal torace e l’osservazione per 10 secondi. In questo articoli approfondiamo esclusivamente gli aspetti strettamente inerenti al massaggio cardiaco.


Profondità delle compressioni

Nel massaggio cardiaco a soggetto adulto la profondità delle compressioni è di 4-5 centimetri.

Ritmo compressioni

Le 30 compressioni devono essere eseguite con alla velocità di circa 100 al minuto, ovvero poco meno di 2 compressioni al secondo.
E’ opportuno non togliere mai le mani dal torace in modo da non perdere la posizione corretta, ma rilasciando completamente la pressione dopo ogni compressione per favorire il ritorno elastico della parete toracica. Anche durante le insufflazioni di ossigeno (bocca a bocca o Ambu), alleggerire le mani per favorire l’espansione toracica, ma mantenendo la posizione delle mani.

Massaggio Cardiaco – Bambino

Aprire le vie respiratorie posizionando una mano sulla fronte e estendere il capo (estensione, NO iperestensione come nell’adulto). Verifica pervietà delle vie aeree.

Tappare il naso ed effettuare 5 insufflazioni (bocca a bocca o Ambu).

Posizionare la mano al centro del torace del bambino, con il palmo della mano, applicando una pressione verso il basso (1/3 del torace) effettuate 15 compressioni toraciche, seguite da 2 insufflazioni.

Massaggio Cardiaco – Neonato

Aprire le vie respiratorie posizionando una mano sulla fronte (lasciando il capo in posizione naturale non estesa o iperestesa). Verifica pervietà delle vie aeree.

Posizionare la bocca a copertura di naso e bocca del lattante ed effettuate 5 leggere insufflazioni

Posizionare 2 dita al centro del torace e effettuare una pressione verso il basso (1/3 del torace). Dopo 15 compressioni toraciche, seguite da 2 insufflazioni

Cosa fare se il soggetto si muove durante il massaggio cardiaco:

  1. GAS: valutazione Guardo, Ascolto, Sento
    1. Se il soggetto ha sia circolo sia respiro, verificare stato di coscienza (“signore mi sente?” e piccoli stimoli tattili, es pizzicotto spalla), posizione laterale di sicurezza;
    2. Se il soggetto ha battito ma non respira, eseguire 1 insufflazione ogni 6 secondi per 2 minuti, dopodichè procedere a nuova valutazione. Ripetere il ciclo;
    3. Se il soggetto non ha battito e non respira, riprendere il massaggio cardiaco.

Il massaggio deve essere immediatamente interrotto per dare spazio al defibrillatore al suo arrivo (se 1 solo operatore), oppure mantenuto nel caso di 2 operati, fino all’avvio dell’analisi del DAE.

A questo link sono disponibili le linee guida ERC 2015 di riferimento.

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Entra in vigore il DL del 12 aprile 2019 relativo alle norme tecniche di prevenzione incendi

Il 20 ottobre 2019, trascorsi i 180 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale (N° 95 del 23/04/19), entra in vigore il Decreto del 12 aprile 2019 relativo alle norme tecniche di prevenzione incendi, a modifica del precedente Decreto del 3 agosto 2015, ai sensi dell’articolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139.


La modifica del DL proviene dalla necessità di proseguire l’azione di semplificazione dell’attuale normativa che regolamenta la prevenzione degli incendi, più vicino agli standard internazionali e con maggiore impiego delle tecnologie disponibili oggigiorno.


Le modifiche al codice di prevenzione incendi prevede l‘eliminazione del “doppio binario” per la progettazione antincendio delle attività soggette al controllo da parte dei Vigili del Fuoco.


Con l’entrata in vigore del DL, termina il periodo transitorio (durato circa 4 anni) di applicazione volontaria del codice di prevenzione incendi per la sola progettazione delle attività che non erano dotate di specifica regola tecnica.


Sono 42 le attività soggette a modifica rispetto alla regolamentazione precedente, comprese nell’Allegato 1 del DPR n. 151/2011, per le quali la Regola Tecnica Orizzontale (RTO) del Codice diventerà l’unico riferimento progettuale.
All’interno del DL 12 aprile 2019, vengono introdotti 2 nuovi elementi:

  1. Ampliamento del campo di applicazione del DM 3 agosto 2015 e s.m.i. ad alcune attività (da 19 a 26, 69, 72 e 73 dell’allegato I al DPR n. 151/2011)
  2. Obbligatorietà dell’utilizzo del Codice per la progettazione delle attività tradizionalmente “non normate”, in sostituzione dei “criteri tecnici di prevenzione incendi“.

Il Ministero dell’Interno, con circolare del 15 ottobre 2019 inoltre, ha ritenuto opportuno evidenziare i principali elementi di novità introdotti dal DM 12 aprile 2019 entrato in vigore lo scorso 20 ottobre.


L’articolo 2 del Decreto Ministeriale del 12 aprile 2019 ha ampliato l’elenco delle attività ricomprese in allegato I del D.P.R. 151/2011 a cui applicare le modalità di progettazione del c.d. Codice di prevenzione incendi; si segnalano, ad esempio, le attività dalla n. 19 alla n. 26 e la n. 73 che, invece, erano escluse dall’originario campo di applicazione del D.M. 3 agosto 2015.

Per le attività di nuova realizzazione, con esclusione di quelle puntualmente elencate al successivo art. 3, le norme tecniche allegate al Codice diventano l’unico strumento di progettazione ammesso.


Nei commi 3 e 4 sono fornite indicazioni riguardo alle modalità di progettazione per le attività esistenti che sono oggetto di modifiche e/o ampliamenti dopo l’entrata in vigore del decreto in argomento.


Al comma 5, viene previsto che le norme allegate al Codice possano essere di riferimento per la progettazione, la realizzazione e l’esercizio, non solo delle attività “sottosoglia”, ossia che non rientrano nei limiti di assoggettabilità previsti nell’allegato I del D.P.R. 151/2011, ma anche per quelle che non sono elencate nel citato D.P.R.; le attività del comma 5 che optano per l’applicazione del nuovo approccio progettuale sono esonerate dall’applicazione delle normative di tipo tradizionale.


L’articolo 3 del D.M. 12 aprile 2019 ha introdotto nel Decreto Ministeriale 3 agosto 2015 l’articolo 2-bis che definisce le modalità applicative alternative.
Si fa salva la possibilità di applicare le normative di tipo tradizionale (elencate all’art. 5, comma 1 bis) in alternativa alle norme tecniche allegate al Codice, per talune attività dell’allegato I al D.P.R. 151/2011, già regolate da specifica disposizione di prevenzione incendi che, attualmente, sono: alberghi, scuole, attività commerciali, uffici ed autorimesse (ad esempio, il responsabile di un’attività ricettiva turistico alberghiera potrà ancora optare tra l’applicazione del D.M. 9 aprile 1994 e s.m.i. o del D.M. 9 agosto 2016).


Per tali attività permane in vigore, pertanto, il regime del cosiddetto doppio binario. Nella circolare – in allegato – è presente in tal senso uno schema riepilogativo delle indicazioni sopra illustrate.

HS Academy eroga corsi di formazione per Addetti Antincendio e Istruttori Antincendio.


Il Corso di formazione per l’addetto antincendio ai sensi del D.Lgs n.81/2008. L’art. 8, comma 1, lettera b) e l’art. 43, comma 1, lettera b) del D.Lgs. n.81/2008.
I corsi sono suddivisi in funzione del rischio basso, medio o alto, ed hanno conseguentemente durata, programma e costi dedicati.


Il corso per Istruttori antincendio prevede 3 giorni di formazione. E’ prevista una prova scritta, pratica e mcro-teaching.

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Oggi 16 ottobre è la giornata mondiale World Restart a Heart

Il World Restart a Heart Day è una manifestazione ideata e promossa da ILCOR (International Liaison Committee on Resuscitation), che ha l’obiettivo di diffondere le manovre salvavita di primo soccorso in tutto il mondo, con numerose iniziative collegate che si svolgono principalmente in contemporanea il 16 ottobre di ogni anno.


ILCOR è stato costituito nel 1992 per creare un collegamento tra le principali organizzazioni di rianimazione in tutto il mondo.

ILCOR si riunisce 2 volte all’anno, alternando di solito una sede negli Stati Uniti e una sede in altre parti del mondo. In collaborazione con l’AHA (American Heart Association), ILCOR ha prodotto le prime Linee Guida internazionali per la RCP nel 2000.


In Italia sono numerose le iniziative di informazione e formazione previste per questa giornata, principalmente orientati al primo soccorso, RCP, BLS, BLSD, disostruzione vie aeree.


E’ importante che quante più persone possibili vengano a conoscenza di queste manovre salvavita.


Un corso BLSD della durata di 6 ore può salvare una vita, perché fornisce informazioni su come attivarsi in caso di urgenza, divenendo un bagaglio culturale ed esperienziale che sarà possibile portarsi sempre con se.


Se sei interessato ad un corso di formazione di primo soccorso e BLSD contattaci troveremo il corso più adatto e vicino alla tua aerea geografica.

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A Pavia si attiva primo cittadino “First Responder” chiamato per intervento BLSD

Dopo la presentazione del progetto voluto da AREU e Pavia nel Cuore tenuto il 25 settembre, numerose persone si sono già registrate sull’APP “SafetyGo” e si sono candidati come “First Responder”, ovvero si mettono a disposizione della centrale operativa del 118 per essere contatti come operatori BLSD locali, per intervenire rapidamente, in parallelo ai soccorritori, in caso si trovassero in prossimità di una persona colta da arresto cardiaco improvviso.


E’ di pochi giorni fa la notizia che un “First Responder” che si trovava nelle vicinanze di una persona colta da arresto cardiaco, è stato contattato ed inviato sul posto, raggiunto in soli 6 minuti, assieme all’automedica.


E’ la dimostrazione che 1 cittadino può fare la differenza in questi casi.
In questa occasione il mezzo di soccorso era libero e disponibile ma se fosse stato più lontano, magari di rientro da un altro soccorso, la rapidità del First Responder avrebbe potuto cambiare le cose.


Maggiore sarà il numero di First Responder, maggiore sarà la copertura del territorio e la possibilità di raggiungere in tempi veramente rapidi le persone in arresto cardiaco.


L’Azienda Regionale Emergenza Urgenza (A.R.E.U.) di Pavia (AAT118 Pavia) precisa che tutti coloro che desiderano candidarsi come First Responder , possono farlo tramite l’APP SafetyGo.

Nell’APP potranno caricare la foto di un attestato BLSD conseguito negli ultimi 2 anni, ed attendere poi la verifica da parte degli operatori ed un loro contatto.


L’APP ha lo scopo di aumentare le possibilità di sopravvivenza delle vittime che necessitano di manovre di primo soccorso, attraverso un’assistenza precoce.

Infatti, l’applicazione consente ai soccorritori di ricevere notifiche push trasmesse dai soli servizi di emergenza che possiedono la piattaforma SafetyGo.


L’APP SfetyGo è gratuita e disponibile per iOS e Androiod.


I soccorritori possono essere invitati a intervenire presso una vittima in attesa dell’arrivo dei soccorsi avanzati o semplicemente come testimoni per informare e trasmettere la situazione alla centrale operativa.

I soccorritori ricevono una notifica nella quale è indicato il luogo in cui si trova la vittima, la natura dell’incidente (arresto cardiaco, soffocamento, ..) e una descrizione dell’evento.

L’APP consente di:

  • Costituire una rete di soccorritori volontari;
  • Geolocalizzare i defibrillatori vicino ai luoghi d’intervento;
  • Geolocalizzare i soccorritori vicino ai luoghi d’intervento e visualizzare i loro livelli di competenza;
  • Geolocalizzare la vittima (solo se chiama dall’applicazione mobile);
  • Informare e avvertire i soccorritori in tempo reale tramite notifiche push (i soccorritori possono ricevere le notifiche push anche se l’applicazione è chiusa);
  • Comunicare con i soccorritori (live chat/ photo/ video);
  • Guidare via GPS i soccorritori fino ai luoghi del’ intervento;
  • Gestione di massa dei dispositivi di soccorso dalla piattaforma online (importazione di database defibrillatori con orari di accesso, descrizioni…)

Ricordiamo che in caso di arresto cardiaco il tempo a disposizione è veramente ridotto, le possibilità di successo calano del 10% ogni minuto, questo si traduce in un tempo massimo di soli 10 minuti.


Tuttavia il tempo utile per risolvere la situazione senza provocare sofferenza ai tessuti celebrali data dall’ipossia, è di soli 3-5 minuti.


Sono numerosi i cittadini, volontari delle associazioni di emergenza/urgenza e professionisti abilitati BLSD che possono registrarsi e dare un contributo ancora maggiore alla loro comunità.

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Ragazzo salvato a scuola dall’insegnante con massaggio cardiaco

L’episodio si è verificato nei giorni scorsi a Taranto, presso IISS “Pacinotti-Fermi” di Taranto, quando uno studente di 17 anni, durante l’ora di ginnastica, mentre effettuva la corsa di riscaldamento si è accasciato a terra privo di sensi.

Il professore di ginnastica si precipita a soccorrere il ragazzo, verificando che si tratta di un arresto cardiaco improvviso (ACI), così avvia le manovre di primo soccorso, mentre i presenti allertano il 118, iniziando le manovre RCP (Rianimazione Cardio Polmonare), praticando per 9 minuti il massaggio cardiaco.

Arrivano sul posto due mezzi di soccorso avanzato del 112, composto da due equipaggi, di cui uno con infermiere e l’altro con medico e infermiere.

In breve tempo viene impiegato il defibrillatore ed erogato lo shock.

I segni vitali riprendono ed il ragazzo viene trasportato in ospedale, dove si sveglierà poco dopo.
Le analisi indicano che non sono state registrate conseguenze neurologiche.

Ancora una volta le manovre di primo soccorso salvano una vita.
Ancora una volta le persone più vicine alla persona con malore hanno la vita nelle loro mani, perché i soccorritori per alcune patologie, come nel caso di arresto cardiaco, solo eccezionalmente possono intervenire entro i primi 3-5 minuti dall’evento.

Anzi, è presumibile che tra il verificarsi del malore, il tempo necessario ai presenti per comprendere la gravità della situazione, allertare il 118, il 118 allerta i soccorsi locali più vicini, il mezzo di soccorso deve giungere sul posto ed avviare la procedura BLSD fino all’erogazione dello shock.

E’ facile comprendere quanto le possibilità di salvare una vita da arresto cardiaco in questo processo divengano remote.

E’ necessario effettuare una formazione strutturata di primo soccorso nelle scuole, nelle aziende, nella pubblica amministrazione.

Ma non solo, sarebbe bene essere preparati anche quando passiamo il tempo con i nostri cari nelle nostre case, dove si verificano circa il 70% degli arresti cardiaci.