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Soffocamento da cibo in lattanti e bambini, l’importanza delle manovre di disostruzione delle vie aeree

In questo articolo parleremo dei numeri e dello scenario in Italia.
Ufficialmente in Italia, ogni anno, circa 450 bambini sono oggetti di ostruzione delle vie aeree.

Nella maggior parte dei casi l’ostruzione è di tipo alimentare.

In media in Italia ogni anno 30-50 bambini perdono la vita per soffocamento, ovvero 2-4 episodi ogni mese.

L’età in cui accade più spesso questo spiacevole evento è tra 6 mesi e 2 anni e la causa principale è l’inalazione di corpi estranei:

  • 65% cibo
  • 20% giocattoli
  • 15% altro

In Italia 1.000 ospedalizzazioni l’anno.

Il soffocamento da corpo estraneo rappresenta un problema rilevante di salute pubblica: esso costituisce una delle principali cause di morte nei bambini di età inferiore ai 3 anni, ma la quota di incidenti rimane elevata fino ai 14 anni di età. Nel caso di ostruzione parziale delle vie aeree il corpo estraneo si trova in una posizione in cui il passaggio di aria anche se ridotto è ancora sufficiente (Ministero della Salute 2017).

Tuttavia queste statistiche ufficiali sembrano essere solo la “punta dell’Iceberg”, poiché la maggior parte di decessi di bambini e lattanti viene classificata diversamente.

Infatti, Secondo i dati ufficiali dell’ISTAT, il 27% delle morti classificate come “accidentali”, nei bambini da 0 a 4 anni, avviene per soffocamento causato da inalazione di cibo o di un “corpo estraneo”.

Passando nelle fasce d’età 5–9 anni e 10–14, la percentuale di morti per soffocamento diminuisce progressivamente (11,5% e 4,7%), ma rimane comunque tra le più significative tra le cause accidentali.

In una ricerca del Ministero Della Salute, viene stimato che, in Europa, ogni anno, 500 bambini muoiano soffocati.

Le stime più recenti in Italia, calcolate includendo anche episodi di minore gravità (che si sono risolti grazie all’intervento della famiglia, senza la necessità di rivolgersi ai sanitari), mostrano come l’incidenza reale del fenomeno sia 50-80 volte superiore rispetto a quella dei ricoveri, ovvero 80.000 episodi di soffocamento stimati ogni anno solo in Italia.

Questo si traduce una media di oltre 6.600 episodi al mese e di 219 episodi al giorno.
Episodi di soffocamento al mese: 6.666, con una media di 3 decessi
219/gg.

Nei prossimi articoli parleremo nel dettaglio di:

  • Gli alimenti a rischio soffocamento nei lattanti e bambini
  • Manovre di disostruzione vie aere nei lattanti e bambini

Ricorda, ogni corso BLSD e PBLSD (corsi di primo soccorso e impiego del defibrillatore), comprendono nelle manovre di Rianimazione Cardio-Polmonare (RCP), anche la disostruzione delle vie aeree.

Con la consapevolezza che abbiamo oggi, un corso di questo tipo non può mancare nel bagaglio informativo e culturale che ci portiamo dietro, nella speranza di non dover mai mettere in pratica tali manovre, queste possono giocare un ruolo fondamentale tra una tragedia e un lieto fine.

Fonti:

  • http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2618_allegato.pdf
  • https://www.simeup.it/?page_id=5522
  • https://www.fnopi.it/archivio_news/attualita/2717/Disostruzione%20vie%20aeree%20-1-.pdf
  • https://ilfattoalimentare.it/soffocamento-cibo-bambini.html
  • https://www.nurse24.it/specializzazioni/emergenza-urgenza/ostruzione-vie-aeree-manovre-salvavita.html

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Arresto cardiaco, compressioni toraciche profonde possono prevenire danni cerebrali

Secondo uno studio presentato al congresso ESC 2020, in caso di arresto cardiaco le compressioni toraciche profonde riducono al minimo il rischio di danni cerebrali, nonostate spesso non vengono utilizzate perché possono creare danni, come ad esempio fratture alle costole.

European Society of Cardiology (ESC) è un’organizzazione internazionale indipendente e senza scopo di lucro.

I membri di ESC, che conta oltre 95.000 professionisti nell’ambito della cardiologia, offrono volontariamente il loro tempo e la loro esperienza al fine di condividere informazioni, effettuare studi, adottare tecniche e strumenti per rendere più efficaci le cure mediche.

ESC Congress è il più grande congresso al mondo di medici e professionisti cardiovascolari che contribuiscono alla consapevolezza globale degli ultimi studi clinici e delle nuove scoperte scientifiche.
ESC Congress 2020 si svolge online dal 29 agosto al 1 settembre.

Secondo la Dr.ssa Irene Marco Clement dell’Ospedale universitario La Paz, Madrid, la compressione profonda del torace è utile perché rende migliore flusso del sangue verso il cervello e in generale riducendo sensibilmente i danni al cervello stesso e mantenendo le funzioni cerebrali.

La ricercatrice ha esaminato l’impatto di questa particolare tecnica per quanto riguarda il profilo neurologico su vari sopravvissuti agli arresti cardiaci. La ricercatrice ha valutato in particolare le lesioni correlate alle compressioni toraciche profonde.

Il periodo oggetto dello studio va dal 2006 al 2020, e si riferisce a vari pazienti ricoverati nei reparti di assistenza cardiaca dell’ospedale in seguito a eventi di arresto cardiaco.

I pazienti presi in esame sono 510, con età media di 63 anni e l’81% di essi era maschio.

La ricercatrice ha notato innanzitutto che in questo periodo è aumentato l’uso di defibrillatori automatici e semiautomatici esterni (DAE).

Dal 2010 è aumentata la percentuale di lesioni legate alle manovre di rianimazione cardio-polmonare (RCP): 12,7% nel 2006-2010, 23,5% nel 2011-2015, 22,7% nel 2016-2020 (p = 0,02).

La sopravvivenza e il risultato neurologico sono migliorati in modo significativo durante lo studio di 14 anni.

I soccorritori laici tra i cittadini sono cresciuti nel tempo, così come la loro formazione grazie ai corsi di primo soccorso e BLSD.

In pratica lo studio evidenzia che per essere maggiormente efficaci, è necessario effettuare compressioni profonde, anche se questo implica qualche lesione, come ad esempio la rottura di qualche costola.

Nell’articolo ufficiale dello studio https://www.escardio.org/The-ESC/Press-Office/Press-releases/Deep-chest-compressions-prevent-brain-damage-during-cardiac-arrest non viene fatto riferimento a quanto le compressioni devono essere profonde.

Presupponiamo che intenda nel rispetto delle line guida internazionali che indicano una profondità nell’adulto di 4-5 cm, sottolineando il fatto che compressioni di 3 cm siano poco efficaci anche se diviene improbabile recare lesioni durante le manovre di soccorso.

Nel caso in cui il soccorritore non professionista durante un massaggio cardiaco si accorga della rottura di una costola, e di istinto oppure in modo ragionato, modifichi le compressioni con una profondità inferiore per non fare danni, in realtà risulterà decisamente meno efficace e le conseguenze potrebbero essere ben peggiori.

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Il 58% delle vittime di arresto cardiaco aveva contattato i servizi sanitari nei giorni precedenti

Più della metà delle vittime di arresto cardiaco aveva contattato i servizi sanitari nei giorni precedenti all’evento.

Una ricerca medica condotta dal Dott. Nertila Zylyftari dell’Ospedale Universitario di Copenaghen Herlev e Gentofte (Herlev og Gentofte Hospital), Hellerup, in Danimarca, più della metà delle vittime di arresto cardiaco (58%), aveva già contattato i servizi sanitari nelle due settimane precedenti.

Purtroppo l’arresto cardiaco è letale in pochi minuti se non trattato. Sono 10 i minuti a disposizione, ma solo 5 sono quelli veramente utili per non evitare il sopraggiungere di conseguenze neurologiche date dall’ipossia celebrale.

I minuti a disposizione salgono, anche in modo significativo, nel caso in cui in attesa dell’impiego del defibrillatore, venga effettuata una RCP (Rianimazione Cardio-Polmonare) di qualità.

Una RCP di qualità con costanza prolungata nel tempo, può essere eseguita solo da personale formato e ben preparato nelle manovre di primo soccorso.

L’arresto cardiaco extra-ospedaliero è la 3° causa di morte al mondo.

Il Dott. Nertila Zylyftari sostiene fortemente l’importanza della prevenzione nei soggetti a rischio cardio-circolatorio.

I segnali di allarme dei soggetti che hanno contattato il servizio sanitario nei giorni precedenti all’arresto cardiaco, sono stati alcuni sintomi di malessere generale, come la mancanza di respiro, fastidio al torace e palpitazioni.

Lo studio ha accertato che 28.955 persone avevano avuto un arresto cardiaco extra-ospedaliero durante il periodo di studio di 14 anni (tra il 2001 e il 2014), persone con età media di 72 anni, di cui il 67% uomini.

Analizzando i contatti con il medico di base nelle settimane dell’anno precedente l’arresto cardiaco, hanno constatato che nelle 2 settimane precedenti il contatto era salito del 54% rispetto alla norma.

Mentre negli ultimi anni è stato fatto molto per promuovere la cultura della cardioprotezione, far conoscere il defibrillatore come strumento salvavita, ed anche promuovere formazione delle manovre di primo soccorso anche nel mondo laico, gli aspetti relativi legati alla prevenzione dell’arresto cardiaco a partire dai primi segnali indicatori, sono ancora poco noti, anzi, molto spesso l’arresto cardiaco e l’infarto vengono confusi.

Non si tratta di un aspetto banale se pensiamo che l’arresto cardiaco extra-ospedaliero è la 3° causa di morte al mondo, e solo in Italia ogni anno muoiono 60.000 persone, circa 168 ogni giorno.

E’ quindi importante sia avere le competenze di primo soccorso che un corso BLSD offre, ma allo stesso tempo avere la consapevolezza che in seguito ai segnali di malessere indicati sopra, sia opportuno contattare in tempi rapidi il proprio medico curante oppure recarsi presso una struttura ospedaliera per una visita di controllo.

Prevenzione, formazione e consapevolezza salvano la vita.

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Bambino di 10 anni in arresto cardiaco, vigilante salva la vita con massaggio cardiaco

Un bambino di 10 si accascia a terra, colto da arresto cardiaco improvviso.

Il fatto si è svolto venerdì 31 Luglio nei pressi una rotatoria vicino all’Ikea a Dragonara, a San Giovanni Teatino (Chieti).

Riccardo Esposito, 31 anni, vigilante dell’azienda CoopService, ha notato lungo la strada l’evento, precipitandosi a prestare soccorso.

Dopo avere allertato i soccorsi del 118, Riccardo Esposito ha deciso di mettere in pratica la RCP (rianimazione cardio-polmonare) appresa durante i corsi di formazione BLSD effettuati in precedenza presso l’associazione di Torre Santa Susanna.

In seguito a un lungo massaggio cardiaco, il bambino riapre gli occhi, ancora prima dell’arrivo dell’ambulanza.

Nella speranza di non dover mai mettere in pratica tali manovre, avere acquisito le competenze di primo soccorso con un corso BLSD della durata di 6 ore, può fare la differenza tra la vita e la morte, proprio come in questo caso.

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Vuoi insegnare come salvare una vita con il BLSD?

Ci sono almeno 3 buoni motivi per decidere di frequentare un corso di formazione istruttore per l’erogazione di corsi blsd.

Sei curioso di sapere quali!

#1 Essendo impegnato da circa 30 anni nella formazione, nel passato mi è capitato spesso di imbattermi in corsi dove la platea si approcciava al corso in modo disinteressato. Per lo più si trattava di corsi la cui partecipazione non era spontanea e le persone vivevano il momento formativo come un obbligo. Vi ricorda sicuramente qualcosa! Tutte quelle volte in cui siete stati chiamati come docente nei corsi diretti alle aziende….. Frustrante vero? Ho imparato che in parte ne ero responsabile. L’applicazione di un metodo didattico e una maggiore efficacia sul piano comunicativo hanno trasformato quei momenti frustranti, fatto di monologhi, in una esperienza gratificante e coinvolgente.

Fare formazione è, comunque, un pseudo processo di vendita. Dovete convincere il vostro interlocutore affinchè sia propenso ad “acquistare” la vostra merce (nozioni)

#2 Se ti occupi già di formazione nell’ambito della sicurezza sui luoghi di lavoro e sostieni che la formazione è un investimento, allora non puoi prescindere dal sostenere e proporre un percorso formativo come il corso blsd. Sapevi che 33% degli arresti cardiaci avviene a lavoro? Sapevi che il defibrillatore, usato tempestivamente, e le manovre di rcp possono aumentare fino al 50/70% le probabilità di sopravvivenza?

Oggi sempre più aziende richiedono dei corsi blsd e non averli in catalogo sposterà l’attenzione dei tuoi clienti verso altri fornitori!

#3 Il tempo non è un problema! Non ti chiediamo un weekend ma solo due ore. Il corso in webinar è l’ideale per poter essere integrato all’interno delle tue giornate e della durata giusta per dare il tempo alle informazioni di essere memorizzate e comprese.

“Sai bene che per passare una seconda mano di tinta sulla parete bisogna aspettare del tempo perchè si asciughi. Solo allora potremo passare la seconda mano.”

Sei consapevole di quanto ti potrà arricchire professionalmente e delle opportunità che potrà offrirti sul piano lavorativo. Non resta che fare solo un ulteriore passaggio…. consultare il calendario e iscriverti

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In arresto cardiaco nel Parco di Monza, salvato con massaggio cardiaco e defibrillatore

Sabato 4 luglio un uomo di 61 anni, mentre stava percorrendo viale dei Tigli all’interno del Parco di Monza, è stato colto da arresto cardiaco.

I primi a intervenire sono stati gli uomini della protezione civile, addestrati anche nel primo soccorso, rianimazione cardio-polmonare e l’impiego del defibrillatore, che hanno da subito compreso la situazione e avviato le manovre di rianimazione in attesa dei soccorritori del 112/118 che erano stati prontamente allertati.

Sono state necessarie diverse scariche con il defibrillatore per ripristinare la normale attività cardiaca.

L’uomo è stato quindi trasportato d’urgenza all’Ospedale San Gerardo di Monza, nel reparto di terapia intensiva.

Sono numerosi i casi di arresto cardiaco che si sono registrati presso il Parco di Monza, uno tra i maggiori parchi storici europei, il 4° recintato più grande d’Europa e il maggiore circondato da mura. Ha una superficie di 688 ettari ed è situato a nord della città, tra i comuni di Monza, Lesmo, Villasanta, Vedano al Lambro e Biassono.

Brianza per il Cuore proprio per questo motivo nel corso degli anni ha donato e fatto installare 11 defibrillatori di accesso pubblico nel parco. In totale ce ne sono ben otto.
Nella piantina all’interno del Parco di Monza sono segnalate le posizioni esatte dove sono stati collocati i Dae.

Il DAE pubblico è davvero fondamentale. In ambienti così vasti, può non essere immediato individuare una persona colpita da arresto cardiaco improvviso.

La persona colpita da ACI ha solo pochi minuti a disposizione per poter essere salvata, ma tra l’identificare il soggetto, allertare i soccorritori, ed il loro raggiungimento all’interno del parco, soprattutto come il grande Parco di Monza, può portare ad avere tempi molto più lunghi di quelli realmente a disposizione.

In attesa che i defibrillatori divengano obbligatori per la Pubblica Amministrazione e in altri contesti, i DAE pubblici installati continuano a salvare vite.

La possibilità di salvataggio aumenta sensibilmente, se i cittadini sono formati nelle manovre di primo soccorso, un bagaglio di esperienza che porteranno sempre con loro.
Scopri il calendario corsi BLSD e primo soccorso di HS Academy, fruibili in tutte le regioni e principali provincie in Italia.

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Scontro frontale tra auto, infermieri presenti salvano donna in arresto cardiaco

L’incidente è avvenuto all’altezza del casello autostradale di Carisio, in provincia di Vercelli, Piemonte.

Sono state coinvolte frontalmente due vetture, sulle quali viaggiavano una coppia di pensionati e un ragazzo di 21 anni.

Dopo lo schianto frontale, il cuore della donna ha cessato di battere.

Due infermieri che si trovavano poco distante, in attesa della partenza di un bus per Milano, si sono subito recati sul luogo dell’incidente, e dopo aver verificato che la donna era in arresto cardiaco hanno avviato le manovre di rianimazione cardiopolmonare.

Manovre non semplici, a causa della posizione della donna, incastrata tra le lamiere della vettura.

Gli infermieri sono comunque riusciti a praticarle il massaggio cardiaco, abbassando completamente lo schienale del sedile. Grazie al loro intervento il suo cuore ha ripreso a battere, ma le sue condizioni sono rimaste comunque molto critiche.

Una volta estratta dall’auto dai vigili del fuoco, i mezzi di soccorso del 118 hanno provveduto al trasporto in urgenza all’ospedale di Novara.

Ancora una volta una rianimazione cardio-polmonare con esito salvavita, eseguita dai presenti all’evento, in attesa dell’arrivo dei soccorritori del 118.

In questo caso i soccorritori erano infermieri, ma gli eventi che segnaliamo vedono per la maggior parte dei casi persone laiche, non professionisti.

Un corso di formazione BLSD della durata di 4-6 ore, consente di avere con se un bagaglio di informazioni, procedure e competenze, che risulteranno decisive nel caso in cui ci imbattessimo in situazioni analoghe.


HS Academy eroga corsi di formazione BLSD in tutta Italia. Vedi il calendario dei corsi e iscriviti a quello a te più vicino.

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Arresto cardiaco sul campo da tennis a Milano, salvato con il defibrillatore

Il fatto è successo presso i campi di tennis dell’ASD Tennis Magnago Bienate di Magnago, nel centro di Milano, dove un uomo, 61 anni, si è accasciato a terra privo di sensi.


Immeditato il soccorso dei presenti, che compresa la gravità della situazione, hanno avviato il massaggio cardiaco e le manovre di primo soccorso, impiegando anche il defibrillatore presente nella struttura sportiva, come impone la legge (Decreto Balduzzi).


Poco dopo l’arrivo dei mezzi di soccorso avanzato del 118, autoambulanza e auto medica, che hanno stabilizzato l’uomo e portato presso l’ospedale di Legnano.


Ancora una vita salvata grazie al defibrillatore.


La dove il defibrillatore è presente, è possibile avere una seconda possibilità di vivere.


A formazione BLSD è obbligatoria per il personale dove il defibrillatore è obbligatorio, come nel caso dei centri sportivi. Tuttavia chiunque può utilizzare il defibrillatore e salvare una vita.


Sono numerosi i casi di persone salvata da passanti che non avevano mai visto prima un defibrillatore, spesso supportati telefonicamente dall’operatore del 118.


Un corso di formazione di primo soccorso e BLSD, anche per persone che non sono obbligate a fare formazione, consente di poter comprendere prima la situazione, intervenire in tempi minori, effettuare manovre di rianimazione cardio-polmonare più efficaci.


Consulta il calendario dei corsi BLSD di HS Academy.

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Obblighi del datore di lavoro nella formazione dei lavoratori

La norma che definische gli obblighi del datore di lavoro nella formazione dei lavoratori, è il Testo Unico Salute e Sicurezza D.lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Testo coordinato con il D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106.


Di seguito riportiamo l’ultimo aggiornamento relativo al Decreto Legislativo del 9 aprile 2008 n. 81, risalente a gennaio 2020, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.


Indice del Testo unico salute e sicurezza D.lgs. 81/08:

  • Titolo I: Disposizioni generali (artt. 1-61)
  • Titolo II: Luoghi di lavoro (artt. 62-68)
  • Titolo III: Uso delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale (artt. 69-87)
  • Titolo IV: Cantieri temporanei o mobili (artt. 88-160)
  • Titolo V: Segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro (artt. 161-166)
  • Titolo VI: Movimentazione manuale dei carichi (artt. 167-171)
  • Titolo VII: Attrezzature munite di videoterminali (artt. 172-179)
  • Titolo VIII: Agenti fisici (artt. 180-220)
  • Titolo IX: Sostanze pericolose (artt. 221-265)
  • Titolo X: Esposizione ad agenti biologici (artt. 266-286)
  • Titolo X bis: Protezione dalle ferite da taglio e da punta nel settore ospedaliero e sanitario (artt. 286bis-286septies)
  • Titolo XI: Protezione da atmosfere esplosive (artt. 287-297)
  • Titolo XII: Disposizioni in materia penale e di procedura penale (artt. 298-303)
  • Titolo XIII: Disposizioni finali (artt. 304-306)

Link al documento PDF ufficiale nel sito governativo dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro: https://www.ispettorato.gov.it/it-it/strumenti-e-servizi/Documents/Testo-unico-salute-sicurezza-sul-lavoro-81-08-edizione-gennaio-2020.pdf .

HS Academy eroga su tutto il territorio nazionali corsi aziendali in ottemperanza al Testo Unico 81/08 e altri corsi relativi alla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, nello specifico:

  • Corso Addetto Primo Soccorso ai sensi del Testo Unico 81 e Decreto 388 del 2003
  • Corso Formazione Addetto Antincendio (rischio alto, rischio medio, rischio basso)
  • Corso Formazione Istruttori Antincendio
  • Corso RLS
  • Simulazione Esame per Addetto Antincendio

Effettuiamo corsi in Aula e online (Webinar, e-learning), sia come prima formazione sia come aggiornamenti periodici.

Vedi il calendario dei corsi di sicurezza nei luoghi di lavoro oppure contattaci per maggiori informazioni.

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Bagnino salva donna di 57 anni con RCP e Defibrillatore

La mattina del 17 giugno mentre era in spiaggia, una donna di 57 anni, è stata colta da un arresto cardiaco e ha perso i sensi.

L’evento si è svolto in uno dei lidi del lungomare Cristoforo Colombo, presso lo stabilimento balneare Sirena Beach, a Termoli comune della provincia di Campobasso, in Molise.

La donna è stata prontamente soccorsa dal bagnino dello stabilimento balneare, studente di ingegneria di 25 anni con il brevetto di salvamento, che le ha praticato le manovre di primo soccorso: massaggio cardiaco e impiego del defibrillatore.

Il defibrillatore era in dotazione allo stabilimento balneare.
All’arrivo dei soccorsi avanzati del 118 presso lo stabilimento balneare, le manovre di rianimazione cardio-polmonare e BLSD erano ancora in corso.


Sono stati necessari una RCP prolungata e l’intervento risolutore del defibrillatore, ma alla fine la donna ha ripreso le normali funzionali vitali.
Immediato per lei il trasporto in pronto soccorso. Le condizioni della signora non sembrano preoccupanti.

Spiagge e stabilimenti balneari cardioprotetti e personale formato, ancora una volta salvano vite umane.