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Bari, arresto cardiaco in strada salvata da dottoressa e vigile del fuoco fuori servizio

Il fatto è accaduto nei giorni scorsi a Putignano, comune di 26.000 abitanti in provincia di Bari.

Una anziana è stata colta da arresto cardiaco improvviso nelle vie del centro, cadendo a terra priva di sensi.

Una vettura della polizia locale che stava transitando in zona ha prontamente allertato il 118, ma l’ambulanza di Putigliano era già impiegata in un altro intervento.

La situazione è stata notata da una giovane dottoressa che stava transitando in zona, che si è subito prestata a avviare le manovre di primo soccorso, e dopo aver verificato che si trattava di un arresto cardiaco, ha avviato le manovre di rianimazione cardio-polmonare.

Anche un vigile del fuoco fuori servizio ha assistito alla scena. Il vigile si è immediatamente attivato per reperire un defibrillatore, individuato all’ingresso del comune.

All’arrivo del vigile la donna aveva di nuovo il battito, ed è stata presa in carico dai soccorritori del 118, arrivati sul posto 25 minuti dopo.

Come abbiamo già avuto modo di dire nei nostri post:

  • Nel 2020 i decessi per arresto cardiaco sono aumentati di 3 volte rispetto all’anno precedente, ed uno dei motivi principali è dovuta a tempi di intervento più lunghi dei mezzi di soccorso, molto impegnati per chiamate legate al Covid-19.
  • Avere una conoscenza di primo soccorso può salvare una vita. In caso di arresto cardiaco sia hanno a disposizione pochi minuti per poter salvare una vita. Chiunque può acquisire queste competenze e svolgere queste manovre salvavita con un corso BLSD della durata di 6 ore.
  • In attesa che il defibrillatore divenga obbligatorio nella Pubblica Amministrazione, coloro che lo hanno già in dotazione svolgono un ruolo di prevenzione e tutela dei propri cittadini di estrema importanza.

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Studio relazione sonno e arresto cardiaco, pubblicato dai ricercati su Circulation, rivista di AHA


L’insufficienza cardiaca colpisce oltre 26 milioni di persone in tutto il mondo e sta aumentando in modo allarmante. In Italia ogni anno muoiono circa 60.000 persone.

Evidenze emergenti hanno collegato al sonno parte delle problematiche di insufficienza cardiaca.

I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista di AHA – American Heart Association, Circulation.

In questo studio è stata indagata la relazione tra questo modello di sonno sano e il rischio di insufficienza cardiaca.

I soggetti inizialmente individuati erano composti da 502.505 partecipanti di età compresa tra 37 e 73 anni al momento del reclutamento (2006-2010).
Sono però stati esclusi i partecipanti con insufficienza cardiaca e quelli con informazioni mancanti sui comportamenti del sonno basale, lasciando un totale di 408.802 partecipanti per l’analisi.

Lo studio è stato approvato dal National Health Service National Research Ethics Service e dall’Institutional Review Board della Tulane University.

I comportamenti relativi al sonno sono stati raccolti attraverso un questionario fornito ai partecipanti.

È stato creato un punteggio del sonno sano combinando cronotipo, durata del sonno, insonnia, russamento ed eccessiva sonnolenza diurna.

La durata del sonno è stata classificata in 3 gruppi:

  • Breve: <7 ore/giorno
  • Raccomandato: 7-8 ore/giorno
  • Prolungato: >8 ore/giorno.

Tra i 408.802 partecipanti allo studio, un totale di 5.221 casi di insufficienza cardiaca sono stati registrati durante un follow-up mediano di 10 anni.

L’associazione tra il punteggio del sonno sano e l’incidenza dell’insufficienza cardiaca è stata stimata dai modelli di rischio di distribuzione e di sottodistribuzione Fine-Gray, tenendo conto del rischio di mortalità concorrente.

Il punteggio del sonno sano è stato inversamente associato all’incidenza di insufficienza cardiaca in tutti e 3 i modelli.

In conclusione, secondo i ricercatori, gli adulti che dormono bene hanno il 42% di probabilità in meno di soffrire di arresto cardiaco rispetto a soggetti che non dormono correttamente.

I ricercatori indicano come modello di sonno corretto:

  • alzarsi presto al mattino;
  • dormire circa 7-8 ore per notte;
  • non soffrire di insonnia, russamento o eccessiva sonnolenza durante il giorno.

Oltre all’incidenza del sonno, è da tenere presente che per avere un cuore ed in generale un quadro cardio-circolatorio ottimale, è altrettanto importante una corretta alimentazione, evitare di fumare, fare regolarmente attività fisica.

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